La rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione comporta un aumento della spesa dell’Inps, mentre i salari rimangono stagnanti, causando di conseguenza una diminuzione dei contributi versati. Ciò aumenta il rischio di creare un deficit nelle finanze dell’istituto previdenziale e penalizza notevolmente i lavoratori, i quali, a differenza dei pensionati, non riescono a recuperare il potere d’acquisto.

A lanciare l’allarme il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che nel corso di un convegno sulle disuguaglianze salariali ha sottolineato la necessità di introdurre nel nostro Paese un salario minimo, misura che salvaguarderebbe almeno le fasce con i redditi più bassi adeguandosi anche questo all’aumento dei prezzi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *