Gli scienziati hanno finalmente trovato una soluzione per rallentare il famoso scioglimento dei ghiacciai. Ecco come ci riusciranno.
Il fenomeno idrogeologico che sta progressivamente causando lo scioglimento dei ghiacciai è visibile dal XIX secolo, precisamente dagli anni ’50. Secondo gli scienziati, tutto è riconducibile agli effetti provocati dal cambiamento climatico, il quale sta inesorabilmente innalzando la temperatura media globale. Ciò che provoca lo scioglimento dei ghiacciai è soprattutto l’effetto serra, che è sostanzialmente un tappo naturale che blocca la fuoriuscita del calore dalla Terra.
La soluzione allo scioglimento dei ghiacciai
Un gruppo di ricercatori sta studiando un sistema innovativo che consentirebbe ai ghiacciai di rallentare il proprio scioglimento. Per la precisione, il progetto prevedrebbe la costruzione di una barriera sottomarina di 100 metri, che fermerebbe addirittura la fusione dei ghiacci. Questo fenomeno naturale, causato dall’effetto serra, deve essere necessariamente risolto entro pochi anni, poiché l’innalzamento del livello degli oceani porterebbe innumerevoli conseguenze disastrose. In base agli ultimi studi, entro il 2100 le acque potrebbero innalzarsi fino a circa mezzo metro. E non solo: se il problema non venisse risolto, il livello del mare salirebbe di altri 9 metri nei successivi due secoli.
Tutto questo farebbe inoltre sparire tutte le città che oggi sorgono vicino all’acqua, come ad esempio New York, Sydney, Dubai, Los Angeles, Barcellona, Venezia e tante altre. Per questo motivo, tutti gli scienziati che studiano la Terra stanno cercando di trovare un sistema che risolva il problema entro pochi anni.
Tuttavia, uno dei progetti più innovativi riguarda la costruzione di una barriera sottomarina, il cui obiettivo sarebbe quello di proteggere il ghiacciaio dalla fusione. Più specificatamente, i ricercatori vorrebbero preservare il ghiacciaio di Jakobshavn, che fa parte del fiordo della costa occidentali della Groenlandia. Quest’ultimo è purtroppo attraversato da alcune correnti calde, che imperversano a circa 300 metri di profondità. Secondo gli esperti, le correnti stanno progressivamente sciogliendo il ghiacciaio e innalzando il livello dell’oceano.
Il glaciologo britannico John Moore ha quindi proposto l’innalzamento di una barriera, affinché la fusione dei ghiacci possa finalmente rallentare. La bellissima idea, che richiederebbe un cospicuo finanziamento, verrebbe però realizzata in circa 10-20 anni. Una seconda idea potrebbe essere quella di realizzare una speciale tenda gigantesca, che verrebbe ancorata al fondale marino per deviare le correnti di aria calda.