Terremoto nel calcio, abusi sessuali a mascotte: nei guai l’ex capitano

Un vero e proprio terremoto quello che si è verificato nel mondo del calcio, abusi sessuali nei confronti della mascotte della squadra: nei guai l’ex capitano

Oramai in Spagna non si sta parlando d’altro se non di un episodio che con il calcio non c’entra assolutamente nulla. Anche se, allo stesso tempo, vede come protagonista il noto calciatore e capitano della squadra partecipante al campionato della Liga. Si tratta dell’ex calciatore del Celta Vigo nonché ex capitano, Hugo Mallo. Le accuse nei confronti del calciatori sono molto gravi visto che si parla di abusi sessuali.

Nei guai il capitano del Celta Vigo, Hugo Mallo
Violenza sulle donne (Ansa Foto) Ascoltalanotizia.it

Il tutto sarebbe accaduto in campo e, soprattutto, alla mascotte della squadra spagnola. All’interno del costume (un pappagallo) una donna. Secondo quanto riportato dal quotidiano “As” pare che il calciatore, dopo il saluto con gli avversari, infilò le mani dentro al costume della mascotte toccando il seno della donna. Attualmente il calciatore ha lasciato l’Europa e milita nel team brasiliano dell’Internacional.

Guai per Thiago Mallo, accusato di abusi sessuali ai danni di una mascotte

Il prossimo 11 luglio di quest’anno dovrà, però, ritornare in Spagna visto che dovrà presentarsi al tribunale penale numero 19 di Barcellona. Dovrà, appunto, rispondere dell’accusa di abusi sessuali. Un episodio che si è verificato il 24 aprile del 2019. Il tutto avvenuto a pochi istanti prima della partita di campionato contro l’Espanyol sul campo del Cornellà-El Prat. Nel momento dei saluti agli arbitri ed avversari il calciatore ha infilato le mani sotto il costume della mascotte toccandole il seno.

Nei guai il capitano del Celta Vigo, Hugo Mallo
L’ex difensore del Celta Vigo, Hugo Mallo (Ansa Foto) Ascoltalanotizia.it

Il quotidiano spagnolo, inoltre, aggiunge che alcuni testimoni lo hanno visto afferrare il senso e addirittura compiere dei movimenti. In merito a questo episodio l’atleta si è sempre proclamato innocente ed ha rispedito al mittente le pesanti accuse. Tanto da aggiungere di non conoscere né la donna e nemmeno del fatto che all’interno del vestito ci fosse un uomo oppure un’altra del sesso opposto.

In un primo momento era stato anche assolto, ma la donna aveva deciso di presentare ricordo alla Nona sezione del Tribunale di Barcellona vincendolo visto che era stata revocata l’ordinanza del Tribunale di Cornella. L’indagine, quindi, è stata riaperta.

 

 

 

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