«Chi ci accusa è in malafede. È una polemica strumentale».

Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in un colloquio con il Corriere della Sera, dopo le polemiche per le minacce alla premier Meloni e la figlia.

«Chi ci accusa è in malafede. È una polemica strumentale. Con il Movimento cerchiamo di interpretare il disagio delle persone e di offrire delle risposte. Il reddito di cittadinanza nasce da questa consapevolezza della necessità di un sistema di protezione sociale», ha affermato Conte, che sempre sul reddito ha spiegato: «Smantellarlo significa aggravare la difficoltà, la frustrazione delle persone. Accusare noi di fomentare un clima d’odio è un’azione di sciacallaggio che non ha neppure nessun fondamento logico».

Quanto ai toni utilizzati, Conte ha ricordato che «Meloni durante la mia presidenza usò parole insultanti e forti nei miei confronti, lo stesso Crosetto le usa adesso. Meloni nei miei riguardi si è espressa con un labiale che non è mai stato chiarito. Veniamo insultati e addirittura ci vogliono imputare delle minacce. Mi sembra un meccanismo completamente capovolto».

2 comments on “M5S, Conte: «Veniamo insultati e addirittura ci vogliono imputare delle minacce»
  1. MARIO SICONOLFI ha detto:

    SONO DELLE CAROGNE, IO NON CI DAREI MOLTO PESO, SE NON DENUNCIARLI.

  2. Schirinzi Liborio ha detto:

    Grande Presidente Conte M5S la signora Presidente del consiglio attuale ha poca memoria, non si ricorda quando era l’opposizione che ha chiamato parecchie volte assassino nel periodo di pandemia, a mio avviso di quale pulpito viene la predica?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *