Migranti, Draghi da Erdogan: «Siamo il Paese più aperto ma a un certo punto il Paese che accoglie non ce la fa più»

La nostra «gestione della migrazione deve essere umana ed efficace, cerchiamo di salvare i migranti nei mari nostri» e anche quelli che ci vengono portati. «Il nostro comportamento è straordinario, siamo il Paese più aperto ma non si può essere aperti senza limiti. A un certo punto il Paese che accoglie non ce la fa più».

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa con il presidente turco Erdogan ad Ankara.

Ecco questo è un tema «che poniamo in Ue oggi. Forse siamo il paese meno discriminante, il più aperto possibile ma anche noi abbiamo dei limiti e ora li stiamo affrontando», ha spiegato il premier italiano.

Sulla Libia «il nostro coordinamento tra due paesi che hanno le stesse prospettive e gli stessi obiettivi diventerà più stretto in futuro e abbiamo deciso di lavorare in modo molto stretto insieme», ha affermato ancora Draghi, rispondendo ad alcune domande dopo l’incontro con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan.

«Draghi ha detto tutto quello che volevo dire io, quindi gli dico grazie», ha chiosato Erdogan.

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