«”Gentile ROSARIO FIORELLO”, mi rivolgo a lei con questa lettera aperta che pubblicherò sui miei social.
Lo scopo della mia lettera è di renderla edotto che durante il festival di Sanremo, che io non ho seguito, lei non mi è sembrato molto “gentile” con me e credo con una buona fetta di suoi concittadini».

Comincia così la lettera aperta del dottor Valentino Soramaè Palazzi, condivisa sui social da Vittorio Sgarbi.

« Nel mio caso, in qualità di padre di un figlio danneggiato da vaccino, il suo sketch di ieri non mi ha fatto ridere, mi ha profondamente amareggiato. Mi permetto di dirle che se il suo mestiere comprende farsi beffe del dolore altrui, ridere e far ridere sulle pene e le lacrime di molti suoi concittadini, lei ha sbagliato mestiere», si legge nella lettera.

« Ridere del dolore altrui non è giustificabile con ignoranza dei fatti o buona fede. Lei ha aumentato la tensione sociale già esistente dopo due anni di comunicazione stalinista di tutto il mainstream. Mi era simpatico, sottolineo era. Ora evito il giudizio e comunque mi terrò lontano da spiriti e spiritosi come lei che spargono sale su ferite ancora aperte», scrive ancora il dottor Valentino Soramaè Palazzi.

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