
«Il digiuno di questo mese è un urlo per la condanna a 13 anni di carcere a Domenico Lucano, uomo onesto, che ha fatto rinascere Riace, un paese semiabbandonato, accogliendo profughi».
Lo ha annunciato a nome del ‘Digiuno per la giustizia’ spiegando che il prossimo sit in a Roma sarà per protestare contro la sentenza nei confronti dell’ex sindaco di Riace.
«Ero nell’aula del tribunale di Locri quel giorno della condanna e ho pianto ascoltando la oscena sentenza, che di solito è riservata ad assassini, a mafiosi, a trafficanti di droga. Questo è un processo politico: Lucano è condannato perché ha creato a Riace un modello di accoglienza. Come dice l’amico, Tonino Perna, Lucano è colpevole di ‘reato di umanità’», ha ricordato all’Adnkronos il missionario.
«Il nostro digiuno è una protesta contro le politiche razziste, della Ue e dell’Italia che’ esternalizzano le frontiere’ per non accogliere i profughi che bussano alla nostra porta. E’ quanto toccherà in sorte anche al mezzo milione di profughi afgani in fuga dal governo dei Talebani», ha detto ancora padre Zanotelli.