
«In Italia, con i numeri attuali, con le attuali capacità, non riusciremmo a raggiungere un’immunità di gregge contro Covid-19 fino al 2024».
Lo ha detto la microbiologa dell’ospedale Sacco di Milano Maria Rita Gismondo all’Adnkronos Salute.
«Tenendo conto del numero di dosi vaccinali finora prospettate per il nostro Paese e del numero di vaccinatori disponibili”. Oggi “la priorità è vaccinare più persone possibili nel minor tempo possibile», ha spiegato Gismondo.
Anche perché – ha aggiunto – «allungando i tempi di vaccinazione, visto che i vaccini potrebbero coprirci per 8-10 mesi, finiremmo magari per ‘perdere’ i vaccinati precedenti che saranno già scoperti» quando altri riceveranno la profilassi.
«Il fatto che non vi sia una esatta agenda vaccinale è sotto gli occhi di tutti», ha osservato la virologa, aggiungendo che anche se «questo dipende pure dalla velocità di produzione dei vaccini. E ciò suggerisce che sarebbe il caso di guardare anche ad altri vaccini già in fase 3 di sperimentazione, oltre ai due» approvati in Europa, di Pfizer/BioNTech e Moderna, «più uno forse tra poco» ovvero quello di AstraZeneca.