Gratteri: «Morra non avrebbe dovuto dire quella frase su Jole Santelli»

«Io ho conosciuto l’onorevole Santelli nel 1994, quando era sottosegretario alla Giustizia. In questi anni di magistratura ho chiesto e ottenuto migliaia di intercettazioni telefoniche e ambientali. Nelle intercettazioni che ho fatto ce ne sono centinaia che riguardano politici calabresi. La Santelli non è mai uscita in una intercettazione, mai due faccendieri hanno detto ‘andiamo da Jole, andiamo da Santelli’ o altri politici hanno detto ‘la facciamo come intermediaria’. Quindi io l’ho conosciuta come una persona perbene e onesta».

Così il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, commentando a ‘DiMartedì’, su La7, le dichiarazioni di Morra su Santelli.

«Uno può anche non condividere le idee politiche» – ha aggiunto Gratteri – «può essere di sinistra di destra o di centro, però io l’ho conosciuta come persona onesta. Detto questo, Morra non avrebbe dovuto dire quella frase, però io ho conosciuto Morra da pochi anni, posso dire che anche lui è impegnato, crede nella lotta alla mafia, nella lotta al malaffare, Morra non è uomo di mediazione» ma «non condivido quello che lui ha detto».

1 comment on “Gratteri: «Morra non avrebbe dovuto dire quella frase su Jole Santelli»
  1. Rosario Brancati ha detto:

    Rispetto il parere di Gratteri e lo accetto per il rispetto e la stima che porto per quest’uomo, per ciò che rappresenta, per il lavoro che svolge e per la gratitudine che ho sempre espresso sul suo operato. Tuttavia ho anche è convintamente difeso e difendo il senatore Morra, per la stessa stima e, credo meritata, che ho per lui, per la sua onestà intellettuale. Non mi sento di dargli addosso e accusarlo di avere sbagliato, avendo lui avuto il coraggio di attaccare un’avversaria politica anche se malata di tumore, come tutti sapevano ed avevano taciuto per poterne confermare la brevissima carica per poi doverla sostituire. Questi giochini, così poco trasparenti e chiari, (per non dire oscuri e torbidi) hanno contribuito ad evidenziare congetture e macchinazioni che si sono rivelate determinanti nella scelta di indegne figure (da parte della Santelli e del suo partito), che si sono rivelate e, non a torto a quanto pare, visti gli arresti da parte del procuratore, figure che hanno agevolato i traffici mafiosi acclarati che tutti conosciamo. Accusare Morra di cosa? Di essere stato esplicito ed aver espresso in politically incorrect, come da lui anticipato, una verità magari cruda e priva del dovuto rispetto, non per la persona deceduta, ma per la veste ed il ruolo che ella ricopriva. Lo stesso dicasi del coraggio espresso da Morra nel criticare i propri compaesani di aver votato per il partito di Berlusconi che non è stato neanche lui, per primo, ad avere quel tatto da galantuomo per aver fatto una battuta pesante su Jole Santelli, per una propria assistita. Non basta accusare Morra, anche da parte di tutti quei politici poco obiettivi e ingiusti, che basano le proprie opinioni sul pregiudizio e cioè che Morra si sia lasciato prendere dall’invidia o dalla delusione per i mancati voti presi in Calabria dal suo M5S, mi pare francamente che non sia proprio da lui. Non sarebbe il Nicola Morra stimato che conosco e che difendo. Preferisco credere al fatto che la verità, quando viene sbattuta in faccia, possa far male. Soprattutto per chi vive ipocritamente, come tanta gente che continua a manifestare gratitudine a Gratteri per la lotta alle mafie, per gli arresti che fa, quella stessa parte di gente che ha purtroppo e comunque nel DNA, una percentuale di ‘ndranghetismo che non sarà mai debellato. RB

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