
«I numeri» relativi ai nuovi casi di Covid «testimoniano l’inutilità dei sacrifici fatti da milioni di italiani in lockdown e della perdita di 8 punti di Pil. Siamo di nuovo al punto di partenza».
Così il virologo Andrea Crisanti in collegamento con la trasmissione ‘Piazzapulita’ su La7.
«Il sistema di tracciamento italiano si è già sbriciolato più di una settimana fa. Oggi abbiamo 16mila casi e ogni caso ha una decina di contatti, significa individuare qualcosa come 160mila persone. Non esiste un sistema al mondo in grado di fare questo. Già stiamo al punto di rottura», ha detto ancora Crisanti, secondo il quale «per riprendere il controllo contagio le uniche armi che abbiamo sono misure restrittive e distanziamento sociale».
«Penso che se avessimo attivato prima un piano ora non avremmo bisogno di nessuna restrizione e avremmo un vantaggio competitivo in termini economici rispetto a tutti gli altri paesi europei formidabile. Non essendo stato messo in cantiere questo piano, le misure andavano prese prima», ha aggiunto Crisanti.