Coronavirus, Marcello Lippi: «In Cina chi è scappato dalle zone rosse l’hanno giustiziato»

«Mi hanno detto che stanno migliorando molto le cose. In Cina ci sono stati numeri eccezionali, ma l’hanno affrontata con tanta decisione e severità. Per esempio qui in Italia ho sentito dire che una persona contagiata era scappata dalla zona rossa per andare a sciare e poi si è fatta male e l’hanno curata. Laggiù invece chi è scappato dalle zone rosse l’hanno giustiziato».

Così l’ex commissario tecnico della Nazionale italiana ai microfoni di 90esimo minuto.

«Sono molto più severi nel far rispettare le leggi. Hanno dei medici e degli scienziati importanti e stanno pian piano trovando la maniera di uscirne. Mi hanno detto che stanno migliorando le cose, che stanno aumentando tantissimo i guariti e credo che riprenderanno il campionato a metà aprile,» ha aggiunto Lippi.

3 comments on “Coronavirus, Marcello Lippi: «In Cina chi è scappato dalle zone rosse l’hanno giustiziato»
  1. Sabato ha detto:

    Che siamo un popolo di egoisti irresponsabili questa emergenza lo ha confermato ancora di più
    Forse sarebbe la CORTE MARZIALE soluzione migliore per chi non rispetta le regole imposte dall’emergenza COVID19

  2. alfredo luigi zampieri ha detto:

    Vedremo se importiamo qualche caso dalle frontiere…… Marine aeree terrestri…..se così fosse i responsabili si porteranno la colpa addosso per sempre……

  3. Giuseppe Filippelli ha detto:

    Non si può fare entrare persone clandestine senza controlli sanitari adeguati, senza lavoro , da mantenere. Non è razzismo ma.guardare in faccia la realtà, sì entra con visto e contratto di lavoro, basta. Mia moglie è del Madagascar, per salvaguardare i propri cittadini hanno vietato ingresso ai cinesi, italiani, coreani e iraniani già dal 27 febbraio, e non é razzismo ma buon.senso. poi se qualcuno dice che.sarei.razzista aggiungo che mia moglie è.del Madagascar….. quindi …..non è possibile sposati dal 1997

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