Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da “Ascolta la Notizia”.

Partiamo dalla politica italiana.

Luigi Di Maio ha lasciato la guida del Movimento 5 Stelle.

Di Maio, che era stato eletto tramite un voto sulla piattaforma Rousseau nel settembre 2017 con un mandato di cinque anni, ha rassegnato le dimissioni da capo politico del Movimento con un discorso tenuto al Tempio di Adriano a Roma mercoledì scorso, dopo presentazione dei facilitatori pentastellati.

«Da oggi inizia il percorso per gli Stati Generali del MoVimento 5 Stelle, i primi della nostra storia, alla cui organizzazione tutti voi parteciperete attivamente. Sarà un momento importantissimo in cui il MoVimento traccerà una nuova idea di Paese dei prossimi decenni. Lo faremo tutti insieme. Perché rispetto a quando siamo nati 10 anni fa, l’Italia è cambiata, e lo è anche grazie al Movimento 5 Stelle,» ha detto Di Maio.

L’ex leader 5Stelle ha fatto notare che alla notizia delle sue dimissioni «il titolo in borsa di Atlantia ha ricominciato a guadagnare dopo diverse settimane», ma «ancora una volta i mercati non c’hanno capito nulla,» ha osservato.

Passiamo agli esteri.

È di 26 morti il bilancio delle vittime del coronavirus, individuato per la prima volta a Wuhan, metropoli di 11 milioni di persone capoluogo della provincia dello Hubei, nella Cina centrale.

Secondo la Commissione sanitaria nazionale i contagi sarebbero più di 600 e i casi sospetti esaminati sono 1.072.

Il governo centrale cinese ha imposto il blocco ai trasporti in altre città della provincia dello Hubei, epicentro del focolaio: Xiaogan, Enshi e Zhijiang.

«Un vaccino contro il nuovo coronavirus potrebbe esser testato sull’uomo in tempi record, meno di tre mesi, rispetto ai 20 mesi del vaccino sperimentale per la Sars». Lo ha dichiarato uno dei massimi esperti nel mondo di immunologia, Anthony S. Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive (Niaid) del National Institutes of Health (l’agenzia di controllo del governo degli Stati Uniti responsabile della ricerca e della salute pubblica).

Chiudiamo con la tecnologia.

«Stiamo esaminando la decisione dell’Autorità. L’anno scorso abbiamo fatto dei cambiamenti – anche alle nostre Condizioni d’uso – per chiarire ulteriormente come Facebook realizza i suoi guadagni». 

Facebook ha commentato così il procedimento di inottemperanza avviato dall’Autorità Antitrust nei confronti della società.

«Questi cambiamenti fanno parte del nostro impegno costante per dare alle persone maggiore trasparenza e controllo sulle loro informazioni,» ha spiegato un portavoce.

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