Crisi governo, Di Maio: «Non apriamo o chiudiamo a nessuno, la parola spetta a Mattarella»

«Non apriamo o chiudiamo a nessuno, la parola spetta al presidente Mattarella».

Così il vicepremier Luigi Di Maio intervenendo durante l’assemblea dei parlamentari del Movimento 5 Stelle.

«Ho visto che alcuni stanno già facendo proposte a mezzo stampa su aperture ad altre forze politiche. Secondo me è profondamente sbagliato. Noi dobbiamo affidarci al Presidente della Repubblica e al percorso istituzionale che vorrà delineare,» ha spiegato Di Maio.

«La Lega ha ancora depositata la mozione di sfiducia al Governo e Salvini ha aumentato il livello di attacco nei nostri confronti, ha bisogno di parlare di noi per fare notizia, è disperato. Spero che nella Lega si apra un dibattito sul disastro che ha compiuto in pochi giorni e in totale autonomia Salvini,» ha detto ancora il capo politico pentastellato.

6 comments on “Crisi governo, Di Maio: «Non apriamo o chiudiamo a nessuno, la parola spetta a Mattarella»
  1. Vito ha detto:

    Ricomponete i cocci. Cercate di rimettervi d’accordo come si fà di solito con una coppia di sposi in crisi. Stando ai sondaggi, se sono attendibili, gli italiani continuano a sistenervi malgrado tutto.. Dovete però imparare a “lavare i panni sporchi” in casa vostra, evitando dichiarazioni e relative tensioni. Mettetevi attorno ad un tavolo e “zitti e mosca”. Sarebbe un peccato se saltasse tutto e si facesse un salto nel buio.

  2. Pietro Farina ha detto:

    Di Maio, mai più con Salvini o la lega, ritengo sia stato un grande errore politico da parte del M5S

    1. Amedeo ha detto:

      Il mai più era rivolto a Salvini, non alla Lega

  3. Bruno Giuseppe ha detto:

    Il Presidente apre le consultazioni non per fare da apripista, ma per sentire dalle singole delegazioni dei partite quale e la loro posizione e quale la possibile alleanza che gli stessi singoli partiti gli prospettano come percorribile: se tale prospettazione è credibile ed è maggioritaria in parlamento, conferirà il mandato per la formazione del governo e la successiva fiducia; in caso diverso le alternative soluzioni secondo il prudente apprezzamento del Presidente e sempre in relazione a quelle che sono state le prospettazioni delle delegazioni. Insomma i 5* in sedecdi consultazioni devono prospettare al Presidente la loro soluzione e
    dire con chi eventualmente intendono allearsi pervla formazione del nuovo governo, non chiedere al Presidente che cosa intende fare per risolvere la crisi.L’affermazione di Di Mario è semplicemente fuori luogo e di chi non sa ancora che pesci pigliare per stato confusionale.

  4. Giuseppe ha detto:

    Intanto tu e le tue piazze hanno chiuso alla Lega e continuato la campagna diffamatoria assueme a no tav, centri asociali, gioventù PD, intellettuali PD e cosiddetti cattolici contro il ministro Salvini.

  5. Sarò sempre con 5stelle

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