
«In generale, la classe medica non ha una preparazione adeguata sul ruolo della dieta per favorire la guarigione e prevenire l’insorgenza di recidive. In particolare, un giovane appena laureato in medicina non ha studi del genere alle spalle. Questa mancanza di cultura si riflette in una bassa attenzione alla dieta e alle linee guida alimentari all’interno degli ospedali».
Lo ha affermato il dottor Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e presidente dell’associazione ‘La Grande Via’, in un’intervista rilasciata a Panorama.
Berrino ha anche fatto notare che «uno dei pasti tipici degli ospedali è il prosciutto con il purè di patate» È «grave» – secondo il medico – «che si ignori che il secondo aumenta la glicemia e il primo è altamente sconsigliato dalle linee guida del Codice europeo contro il cancro, come tutte le carni lavorate».
«Per non parlare del fatto che nelle corsie di ospedale si trovano distributori di bevande zuccherate, altro alimento sconsigliato nella prevenzione,» ha aggiunto Berrino.
PURTROPPO , HO GIRATO VAI REPARTI A CAUSA DI PROBLEMI AI MIEI GENITORI.
NON SOLO IL CIBO NON È ADEGUATO,
MA NESSUNO TIENE IN CONSIDERAZIONE CHI È DIABETICO.
COME SE NON FOSSE UN PROBLEMA.
E VEDERE PERSONE, STESSI MIEI GENITORI , CON GLICEMIE ALTISSIME CAUSA DI MOLTA IGNORANZA NEL GESTIRE LE INSULINE.
GLI CÈ MIE PER GIORNI
280 300 340
E NESSUNO SE NE PREOCCUPA
SOLO ALL ULTIMO RICOVERO DI MIA MADRE,
DOVE MI SONO IMPUNTATO, PORTA NDO IL REGISTROO DELLE GLICEMIE E DELLE QUANTI TA DI INSULINE DA FARE
SONO RIUSCITO A FARE COME A CASA, ANCHE SE IL REGIME AUMENTARE IN OSPEDALE NON PERMETTE VA DI FARE COME A CASA, PERCHE MOLTE VOLTE IL CIBO ERA IMMANGIABILE.
LO STUPORE AL CAMBIO DEI TURNI DELL÷ INFERMIERE QUANDO VEDEVAVO LE UNITA DI INSULINA DA FARE, LE QUALI ANDAVANO DAL CAPO SALA PER SINCERARSI DELLE UNITA DA FARE.
SI CÈ MOLTA INGNORANZA
Per la mia malattia metastasi varie carcinoma prostata lesioni al fegato 65 linfonodi al polmone sono stato ai gemelli al II policlinico al campus etc dico nessuno mi ha consigliato come alimentarmi sono stato da un oncologo non ospedaliero e per la prima volta ho ricevuto tutte le informazioni per alimentarmi in modo adeguato…..serve?non lo so però le ho avute.
Ciaoo…scusa…sono la figlia di un uomo con I problemi uguali …puoi dirmi che dieta deve.seguire? Grazie infinite
Evitare tutti i cibi manipolati, togliere latte e derivati, togliere lo zucchero ( che nutre le cellule cancerose) e evitarevil glutine mangiando farine e derivati a base di riso, miglio sorgo grano saraceno, mais quinoa.
Ti consiglio di leggere il primo e l ultimo libro di Maria Rosa Di Fazio, una validissima oncologa che ha lavorato 20 anni all’ istituto dei tuomori di Milano.
Scusate ma, quali studi dimostrano che i zuccheri o una qualsiasi dieta ?..
Nicolina, la quinoa non contiene glutine.
Purtroppo e vero l’ignoranza e la sottovalutazione dell alimentazione come medicina preventiva é enorme.
I Medici di Base e gli ospedalieri ridono sul ruolo degli alimenti e cercano di propinare farmaci per l’eliminazione dei sintomi dietro suggerimenti degli informatori farmaceutici Si vuole mantenere lo status Quo altrimenti che su da senza malati?
PAROLE SACRE NIENTE DA AGGIUNGERE
Sono una malata con carcinoma al seno vorrei seguire una dieta adeguata visto che nessuno mi sa consigliare nulla.grazie mille.oppure libri da leggere.
È necessario che il personale medico abbia approfondite conoscenze sugli effetti del cibo sul nostro organismo. Noto che a ogni sintomo, invece di aggiustare la dieta, si prescrive il medicinale, anche per disturbi risolvibili eliminando i cattivi alimenti e aggiungendo quelli buoni.
Sono 20 anni che non assumo farmaci. Mi curo col cibo. Con questo non voglio dire che sono contro la medicina, ma la assumerei solo se strettamente necessaria.
Scusi lei avrebbe forse qualcbe consiglio alimentare utile per chi è già stato sottoposto a chemio radio e prosegue con ormonoterapia dopo intervento per tumore alla mammella?
Solo leggendo e documentandomi riesco a capire le parole del dott berrino….quasi tutti danno poca importanza al menu ospedaliero….grande errore il cibo è terapia….ma com’è si fa a non seguire le linee guida….ma chi è al di sopra perché non sa queste cose….le so io e sono una semplice infermiera.
Propio ieri ero in una malga montana ,per l’edizione di Run Caronella ,avevano messo a disposizione per dissetarsi 2 secchi di latte appena munto ,oltre all’acqua naturalmente.
Mentre Gustavo il latte una anziana donna diceva,che le persone hanno smesso di curarsi con cibo buono e genuino, mentre riempiono le farmacie,
Diceva fà tutto male ,meglio un farmaco che del cibo genuino.
Il prosciutto crudo non è un insaccato e la patata mangiata in giuste quantità è concessa. Non ho mai visto distribuire mortadella e salame nei reparti, non esageriamo. Certamente sarebbe opportuno che i pasti siano personalizzati o comunque si tenga conto delle patologie del paziente e del tipo di intervento subito. Talvolta il pasto non è adeguato. Chi soffre di pressione alta non può mangiare il prosciutto crudo anche se spesso viene distribuito il pollame più dolce e tenero. Sarebbe opportuno altresì che il medico del reparto chieda al paziente se segue diete particolari e comunque che ponga maggiore attenzione al singolo. Di contro c’è di peggio perché negli ospedali mancano le siringhe e i farmaci… ma questo è un altro problema ben più serio e difficile da risolvere. Confidiamo in un futuro migliore per il bene di tutti!
Maria, ma come pensa che il prosciutto crudo si conservi? Con i conservanti ovviamente che sono cancerogeni. Anche quello cotto li contiene. Faccia una ricerca vedrà che sono aggiunti nitriti e nitrati. I primi si combinano con le ammine prodotte durante la digestione e formano le pericolose nitrosammine che sono cancerogene. Il fatto che il prosciutto sia crudo la inganna, non é indice di bontà. Come La inganna il termine insaccato, come se la carne non insaccata non avesse le stesse problematiche. Qui lo spazio e il tempo non permettono un approfondimento. Ma le consiglio di studiare per evitare errori. Questo é quello che sostiene il Dott. Berrino: i medici devono essere preparati e ci si prepara con lo studio (serio).
Maria si informi prima di dire certe cose, è importante anche per chi legge, non diamo false informazioni vorrà mica screditare Berrino? Suvvia cerchi di rinunciare al prosciuttino o almeno non lo dia ai suoi figli
Il prosciutto crudo non contiene conservanti e lavorato solo con il sale e la lunga stagionatura, non mi pronuncio su quello confezionato preaffettato.
Per il cotto è un’altra storia.
Il prosciutto crudo contiene conservanti, tutto, mi informavo a suo tempo quando ancora lo mangiavo. Credevo li contenesse solo quello affettato, invece, chi lo vendeva da affettare, mi diceva che conteneva ugualmente conservanti. Trovavo solo una tipologia di prosciutto affettato e senza conservanti ed usavo solo quello, anche se costoso. Mi pare fosse un san Daniele.
Credo cecamente alle parole del prof. Berrino.
Prendo spunto dai commenti dell’alimentazione ospedaliera.
– premesso che per ospedalizzato l’attenzione principale riguarda la cura .
Fare 300/400 pasti personalizzarli e utopia.
Il principio generale riguarda la deglutizione,il costo, il sale,ipoglicemica, allergie/ intolleranze dichiatate.
la tipologia degli alimenti normalmente usati ,il gusto più diffuso.
Considerato il tempo della degenza impossibile impostare un programma dietetico.
Altro sono le osservazioni sull’approccio in generale alle cure,molto dipende dalla capacità soggettiva,preparazione,organizzazione generale..ecc la discussione sarebbe molto lunga.
Per inciso ognuno di noi può incidere sulla propria salute in modo determinante ,senza i consigli medici.
I media,il marketing,il gusto, si il gusto sono i veri responsabili di molti disastri nella nutrizione.
Buongiorno sono d’accordo su quello che ha scritto … Però ….si c’è un però , basta semplicemente adottare le linee guida : quindi pasta integrale con verdure , carni bianche, filetti di pesce azzurro , frutta di stagione , legumi ….. Insomma come vede basta poco ….siamo circondati da schifezze e praticità . Io non riesco a fare capire ai miei figli come sia più semplice mangiare delle gallette di riso che non una busta di patatine . Le gallette costano anche meno 🤦
Non voglio ironizzare sulle gallette di riso, ma vuole mettere la differenza di gusto? Io sono una di quelle che mangerebbe solo patatine, ma so che fanno male e cerco di limitarmi.
Sono d’accordo con il Prof.Berrino che ringrazio per il suo prezioso operato. La medicina occidentale cura il paziente “a pezzi” tralasciando completamente la visione olistica dell’essere umano.
Nelle terapie tumorali si applica un protocollo farmacologico universale, senza considerare la specificità del singolo.
Sta al paziente scoprire il proprio percorso di guarigione, sia sul profilo emotivo che alimentare.
Se ti fossi presentato con delle formule magiche o delle frasi tecniche incomprensibili sicuramente i più ti avrebbero ascoltato !! Ma è propio nella semplicità con cui esponi importanti argomenti che vengono percepite come banalità !! Fino a prendere vecchio rincoglionito !! Tutto ciò caro Franco lo dico io per tè è inaccettabile da chi ha dedicato la vita alla salute umana !! Forse sarà meglio che ti godi la meritata pensione con un caloroso abbraccio di chi come me crede nel professore BERRINO
Io sono stata malata di tumore alle ovaie e mi ha dato un grande aiuto curarmi con i funghi tibetani (reishi cordyceps shitake maitake agaricus ecc. )hanno un potere antitumorale enorme sia nella prevenzione che nella cura di tutte le malattie più gravi,ho anche usufruito dei benefici dell’omeopatia e della fitoterapia.inoltre un aspetto importantissimo poiché tutto è creato dalla ns.mente,capire il messaggio della malattia cioè quale trauma e sofferenza interiore hanno portato il corpo e la mente a non poterne più ed a creare la malattia.poi perdonarci e perdonare i protagonisti di questo contesto di sofferenza (genitori, figli,partner ecc.).aggiungo che è importantissima l’alimentazione il saper rimanere con la pace nel cuore la calma interiore la centratura il più frequentemente possibile della ns mente.io sono guarita con tutto questo e anche grazie alla chirurgia che nel mio caso è stata anche essa necessaria.
Riporto con copia e incolla dal sito web : https://www.giovanigenitori.it/tutto_food/nitriti-nitrati-e-prosciutto/
Gli unici prosciutti che per legge non possono avere additivi di alcun genere sono il Prosciutto Crudo di Parma DOP e il Prosciutto Crudo di San Daniele DOP, che sono semplicemente carne salata e stagionata (a regola d’arte, naturalmente). Negli altri casi l’uso di nitrati e nitriti è autorizzato, naturalmente con dosi massime per unità di peso stabilite per legge.
Sono medico dietologo specialista e concordo con tutto quanto detto il malato entra in ricovero malnutrito ed esce nutrito peggio. Eccessivo consumo di carboidrati a discapito dell’ apporto proteico in un paziente già defedato. Pessima conoscenza da parte dei colleghi dell’ importanza nutrizionale nel recupero.0
PANZIRONI CANALE 61……………COMINCIANO A DARTI RAGGIONE
Sono solo approfittatori, pensano solo a riempire il loro portafoglio, sulle discrasie della povera gente. Speculano sulla malattia. Dimostrino quali studi dicono che i zuccheri fanno male, o una qualsiasi alimentazione aiuta a stare bene! Quanti avvoltoi speculano su questo🤣🤣🤣
Gianni a che titolo parli hai per caso un dottorato in nutrizione oncologica?
Berrino, grande ambasciatore della “salute nel piatto”. Finché non si farà educazione alimentare sin dalla scuola di base, rischiera’ di predicare nel deserto. Luca
Qualcosa nella scuola c’è. Per esempio da anni il MIUR propone il programma ” Frutta e verdura a scuola”, con consegna gratuita di frutta e verdura per la merenda in alcuni giorni della settimana. Poi ci sono insegnanti sensibili a questa tematica che lavorano con i bambini e soprattutto con le famiglie per sensibilizzare ad un’alimentazione corretta.
Conosco il Dott.Berrino e ho letto i suoi interessantissimi libri,ho partecipato ad alcuni suoi convegni pubblici e posso affermare che e’uno dei piu’grandi e preparati medici in campo oncologico.Condivido in pieno le sue affermazioni avvallate da anni d’esperienza sul campo.
Il dottore berrino non e il ritratto della salute.
Preferisco seguire i consigli del dottore piero mozzi, è quello che in assoluto più vicino alla natura.
LA NATURA NON SBAGLIA.
Scusa Pierdomenico ma non posso fare a meno di risponderti !! Questa non è una partita di calcio fra il professor Berrino e il dottor Mozzi !! Stiamo cercando di capire e se necessario divulgare il pensiero semplice del prof. Franco BERRINO dettato da anni di esperienze e ricerche !! Infine messo a disposizione di noi tutti a titolo gratuito !!
Evitare zuccheri e carboidrati è un’impresa in questa società. Sono dappertutto ed è un lavoro trovare qualcosa che ci faccia più bene che male ma lo sforzo e la rinuncia sono presto ripagate. Non si torna più indietro. Abbiamo tutti gli strumenti per scovare la giusta informazione e prendere consapevolezza di ciò che fa per noi e non per le tasche di altri. L’alimentazione è alla base della salute o della malattia. Buona salute a tutti.
Io sono sta operara due volte di carcinoma, prima al seno, e 5 aa dopo alla tiroide.
Ringrazio l’ oncologa, dott.ssa Maria Piera Mano, che mi ha inserita bel progetto Diana, nel quale viene consigliato uno stile di vita, ed una dieta, apposita per chi ha questo genere di malattia. Mi sono trovata molto bene, e non è affatto un sacrificio. Bisogna fare TANTA TANTA informazione.
Grazie anche al dott. Franco Bettino
Maria Teresa.
Ma come si fa a dire dire di mangiare molta frutta e verdura quando ormai tutto è contaminato. Non c’è più niente di sano. La verdura e la frutta non ha più sapore. Io mangio prevalentemente verdura e pochissimi dolcii eppure ho avuto un carcinoma alla lingua per ben due volte e non fumo e non bevo. Nella vita bisogna solo essere fortunati e sperare di avere un buon sistema immunitario!
Fatevi seguire da biologi nutrizionisti con preparazione in nutrizione oncologica. Dott. Michele Massimiliano Salafia Biologo Nutrizionista Catania
meglio mangiare bene che male
Nel lontano 1986 quando preparavo la mia tesi di laurea sul tumore della prostata tutti gli stud epidemiologici americani parlavano del collegamento tra alimentazione e tumori ma nessun oncologo italiano lo metteva in risalto. Da Biologa nutrizionista sono più di trentanto anni che nei progetti di educazione alimentare nelle scuole e altri ambienti ne parlo.
Ho avuto l’opportunita di vedere personalmente la preparazione dei crudi del salumificio Bedogni. Posso affermare che la coscia viene solamente massaggiata con sale e portata nelle sale di stagionatura punto. Poi si potranno fare tutte le congetture che si vuole, da dove vengono, cosa ci sia dentro il sale ecc. Ma a quel punto tutto è vero e tutto è falso.
Mia figlia ha avuto la resezione del retto e del colon per via dell endometriosi al gemelli il professor de cicco la prima cosa che fa e l l’alimentazione che per lui è la cosa più importante