«Mi correggo io in Luigi Di Maio ho avuto e ho fiducia, secondo me è una persona per bene. Alcuni ministri dei 5 Stelle non sono all’altezza di fare i ministri, quindi è difficile governare con chi sa solo dire di no».
Così il vicepremier Matteo Salvini parlando alla festa della Lega.
«L’unica alternativa a questo governo – ha affermato – sono le elezioni».
«Se apro il giornale e leggo che Toninelli ha bloccato la Gronda, che i genovesi aspettano da tempo, mi faccio la domanda se tutti questi no non siano un po’ troppi,» ha detto ancora Salvini, dopo aver assicurato che «non cade nessun governo. Io vado avanti tranquillo, ma se ci sono dei sì».
6 comments on “Salvini: «Alcuni ministri dei 5 Stelle non sono all’altezza di fare i ministri»”
Perché tanta ipocrisia in questa persona’…..oggi dice una cosa …domani la smentisce…penso che abbia dei suggeritori con più di qualche problema neurologico……se si mettesse a lavorare seriamente (senza pensare di essere sempre in vetrina) farebbe meglio ciò che deve fare.
Ho dei dubbi che sappia quale sia il suo lavoro.
Concordo. Più va avanti e più si gonfia. Ora sta esagerando. cosa crede? che tutti pendano dalle sue labbra? Lui ha solo il tono dell voce brutale e intimidatorio. I fatti pochi che niente. Se si rivotasse sarebbe un tuffo nel passato Berlunkamon, Lega, PD,
alias..mafiosi, ladri e corrotti. Se vuole questo è perché rimpiange la vita disonesta che con quei Governi erano abituati a fare.
Finora è stato un genio mediatico, ora invece sta perdendo il controllo e inizia a sbroccare. Propongo di lasciarlo solo su questa strada, e non rispondere.
Ha molta i confusione e farebbe meglio ad informarsi prima di commentare …..Mi pare davvero semplicistico parlare dei si, o dei no, senza argomentare.
Mi sembra la copia peggiorata di Berlusconi… a cui deve molto in tutti i sensi ( anche in senso economico), contro il quale non farà mai qualcosa che lo possa danneggiare, vedasi il conflitto di interesse. È osannato dalla gente per la lotta agli emigrati, ma sembra che a nessuno interessa dei 49 milioni di euro rubati dalla lega nord, che ne restituirà solo 18 milioni di euro in 76 anni allo stato. Suo vero obiettivo è autonomia delle regioni del nord che creerà di fatto la divisione dell’ Italiana.