«Inizia una trattativa per fermare la procedura di infrazione. Per me non ci devono essere manovre correttive».

Lo ha detto il vicepremier Luigi di Maio, intervistato da Giorgio Zanchini a Radio anch’io su Rai Radio1 in merito alla questione della procedura di infrazione decisa dall’Unione Europea.

«Sia ben chiara una cosa: per me questa trattativa non la devono fare i burocrati. Deve passare anche per il Parlamento con degli atti di indirizzo in modo tale da mettere tutti i paletti politici che servono per tutelare i cittadini. Si troveranno i modi – ha continuato Di Maio – magari non si deve coinvolgere tutta l’Aula, ma per esempio in commissione Finanze, ci devono essere degli atti di indirizzo da parte delle forze politiche perché in questo momento i funzionari di Stato si devono attenere agli indirizzi politici. In questo momento noi non possiamo permettere che si tolgano diritti ai cittadini e alle imprese. Nella trattativa dei prossimi giorni spiegheremo che siamo forti delle nostre ragioni».

«L’anno scorso sono venuto qui a dirvi che l’Iva non sarebbe aumentata a dicembre e allo stesso modo sono qui a dirvi che l’Iva non deve aumentare e non aumenterà neanche nella legge di bilancio», ha poi fatto sapere il vicepremier e leader 5 Stelle intervenendo all’assemblea annuale di Confcommercio.

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