
Sul web c’è gran fermento per una paura dal carattere fantascientifico
Grande delusione per i fanatici che attendevano la venuta del temuto asteroide; piombato sulla Terra ormai 3 mesi fa e nessuno se n’è accorto.
18 dicembre 2018, ore 11,48 del mattino.
Un meteorite dal diametro di 12 metri per 1.400 tonnellate, un’esplosione stimata da 173 chilotoni – per confronto, la bomba di Hiroshima era di 15 – concentrate in una sfera di fuoco che viaggia sopra le nostre teste; e poi…Pufff!
Giusto qualche eco satellitare per scannerizzare la ricerca dati e farci dire “È atterrato?!”
Siamo sul Mare di Bering tra l’Alaska e la Siberia, 25.600 metri dalla superficie; la roccia spaziale più temuta e invocata da catastrofisti e pessimisti entra nell’atmosfera terrestre alla velocità di 32km/s mutando da bolide a palla infuocata.
Impatto. Povera fauna e flora marina. Fine.
L’aeronautica statunitense, informa la Nasa che aggiunge l’evento astronomico nel suo censimento “C’era una volta. Dall’ultima palla di fuoco nel 1988…”