Samsung ha annunciato i prossimi passi ma un dettaglio sta facendo storcere il naso a tanti fan dei suoi device. La decisione non piace.
Tra i produttori di device che non sono Apple, Samsung continua ad avere un ruolo estremamente importante. E la sua importanza è cresciuta ulteriormente adesso che è diventato disponibile il nuovo e molto chiacchierato Samsung Galaxy S24.
Il primo smartphone nato dalla collaborazione molto stretta tra il colosso coreano e Google (che ha inserito proprio dentro il nuovo device alcune funzioni di intelligenza artificiale con cui ora ci stiamo dilettando). La funzione che piace di più in assoluto è la nuova Cerchia e Cerca, che consente di lanciare una domanda a Google e ottenere una risposta anche a partire da una parte di una immagine in movimento.
Le potenzialità di Cerchia e Cerca sono elevate ma c’è a quanto pare un risvolto estremamente negativo, che rischia di rovinare la festa a tutti gli utenti. Il colosso coreano della tecnologia ha infatti già annunciato l’intenzione di cambiare qualcosa nel modo in cui l’intelligenza artificiale entrerà in contatto con gli utenti. Per alcuni si tratta di una scelta azzardata mentre per altri è solo l’inevitabile evoluzione del futuro.
Samsung e il futuro che non piace
Ogni volta che arriva un device nuovo, l’attesa è grande e la trepidazione cresce. Ma nel futuro dei prossimi Galaxy firmati Samsung potremmo iniziare a vedere un pattern di comportamento che già adesso, annunciato solo come ipotesi, sta facendo storcere il naso a moltissimi. In occasione della recente uscita del nuovo modello S24, il primo con tutta la potenza dell’intelligenza artificiale nel palmo della mano, qualcuno si è accorto che c’è una voce nella pagina del negozio ufficiale Samsung in cui c’è scritto che i servizi di intelligenza artificiale saranno fruibili gratuitamente almeno fino al 31 dicembre 2025.
E questo ha scatenato un acceso dibattito cui adesso si uniscono le parole di Tm Roh, presidente della divisione Mobile Experience Business di Samsung. Roh ha infatti sottolineato che per quello che riguarda l’intelligenza artificiale ciò che gli utenti vogliono non è uguale per tutti. Alcuni utenti potrebbero accontentarsi delle funzioni gratuite altri potrebbero aver bisogno o voglia di provare qualcosa di diverso e pagare per questo qualcosa di diverso. La questione riguarda quindi l’attivazione di un eventuale abbonamento per i servizi aggiuntivi migliorati dell’intelligenza artificiale.
Sembra una eresia ma per quanto i futuri utenti Samsung possano battere i piedi stiamo andando sempre più verso un futuro in cui i produttori si riservano il diritto di creare modelli fantasiosi di abbonamenti per supportare proprio lo sviluppo di quelle funzioni che agli utenti piacciono tanto. E del resto anche ChatGPT ha una versione gratuita e una a pagamento come ce l’hanno tutti gli altri sistemi di intelligenza artificiale generativa.
E per uscire dal ristretto campo delle IA possiamo guardare a tutto ciò che è con abbonamento in tv oppure sulle console. La domanda diventerà quanto potrebbe incidere l’abbonamento nelle scelte d’acquisto degli utenti.
