Tutti gli anni a gennaio si inizia a parlare di “giorni della merla”: ecco da dove deriva questa curiosa dicitura.
Nell’italiano parlato di tutti i giorni si sono tramandati tantissimi modi di dire e detti popolari che al giorno d’oggi vengono ormai dati per scontati, ma che non tutti sanno da dove derivano e quando sono stati pronunciati la prima volta. Tra questi è impossibile non citare i cosiddetti “Giorni della Merla”: una dicitura molto comune e famosa, ma della quale quasi nessuno conosce l’origine.
Giorni della Merla: quando arrivano e perché si chiamano così
Al giorno d’oggi ci sembra a dir poco scontato indicare i giorni più freddi dell’anno come “giorni della Merla” e quasi non ci facciamo più caso al significato e la provenienza di questo modo di dire abbastanza antico e radicato nella nostra cultura. Molti però si chiedono ogni anno il perché queste giornate vengono chiamate così e cosa c’entra la merla con questo modo di dire, dato che non è un animale generalmente associato al freddo.
Innanzitutto bisogna dire che i “giorni della Merla” sono un appuntamento fisso sul calendario, come il Natale: anche se si parla di giorni più freddi dell’anno, in particolare queste giornate cadono sempre (secondo la tradizione popolare) il 29, 30 e 31 gennaio, ovvero gli ultimi tre giorni del primo mese dell’anno. Secondo la tradizione queste sono sempre le giornate più fredde dell’anno, ma sarà davvero così o è solo una convinzione popolare tramandata nel tempo?
Resta da capire cosa c’entra la merla in tutto questo: ci sono varie ipotesi a riguardo, ma la più accreditata è quella che vede protagonista una merla color panna che si rifugiò in un comignolo per ripararsi dal freddo gelido di fine gennaio uscendone poi di colore nero, il colore tipico che tutti i merli hanno.