Picierno (Pd): “L’Italia non vende armi ai Paesi in guerra”. Poi il duro attacco a Conte

Pina Picierno, eurodeputata del Pd, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ritorna sui conflitti in Israele e Ucraina e attacca duramente Conte.

Tra Pd e M5s continuano le tensioni. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Pina Picierno si sofferma sulle guerre che sono in corso, ma va ad attaccare duramente anche Giuseppe Conte sottolineando la necessità di non dare molta importanza alla sua centralità.

Picierno intervista Corriere della Sera
Pina Picierno si sofferma sulle guerre in corso – Ascoltalanotizia.it – Foto Ansa

Come detto, l’eurodeputata dem in questa intervista analizza i due conflitti in corso e le parole di Schlein su Israele: “Su questo non possiamo generare confusione. L’Italia non vende armi ai Paesi in guerra. C’è una Costituzione molto chiara. C’è, invece, il flusso di denaro che illecitamente arriva alle organizzazioni terroristiche dai Paesi europei“.

Picierno su Israele e Ucraina

Picierno intervista Corriere della Sera
Il pensiero della Picierno su Ucraina e Israele – Ascoltalanotizia.it – Foto Ansa

La Picierno parla anche della guerra in Israele: “L’Europa ha una debolezza evidente in tutta l’area. La crisi è lo specchio di un conflitto che ha come obiettivo quello di indebolire la democrazia. Hamas il 7 ottobre ha segnato uno spartiacque e Israele si è dimostrato un Paese molto fragile“.

Per l’eurodeputata un passaggio anche sull’Ucraina: “Il problema è non aver capito la natura autocratica della strategia di Putin e la posta in gioco. L’invasione su larga scala del 2022 è la conseguenza anche delle debolezze dell’Ue. Oltre al debito di riconoscenza nei confronti dell’Ucraina, è il senso stesso della nostra politica che non può essere alla mercé della nostra volubilità“.

Il duro attacco a Conte

Picierno intervista Corriere della Sera
La Picierno attacca duramente Conte – Ascoltalanotizia.it – Foto Ansa

La Picierno va ad attaccare duramente anche Conte: “Nel nostro partito c’è qualche differenza di approccio, ma alla fine conta il risultato finale e noi lavoriamo per una pace giusta. Inoltre non darei molta centralità al leader pentastellato. Lui in passato ha dimostrato di avere in politica estera idee opportunistiche e confuse“.

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