Il fenomeno della Luna Blu sarà visibile anche in Italia nel 2024. Cos’è e quando si potrà ammirare questo spettacolo nel cielo?
Gli appassionati di fenomeni astronomici non possono che essere interessati ad un evento che sta per accadere. Si tratta della cosiddetta Luna Blu, che sarà visibile anche dall’Italia nell’anno in corso. Ma esattamente che cosa si intende per Luna Blu?
Si sa con certezza che la prima manifestazione di Luna Blu è stata in tempi antichi. Ci sono fonti che attestano il fenomeno all’incirca quattro secoli fa, ma si pensa che possa essersi verificato altre volte anche prima. È qualcosa di molto raro da cui è derivato il detto inglese “once in a Blue Moon”, a voler indicare un evento che capita davvero raramente.
La Luna Blu è chiamata stagionale. Con questo appellativo si intende la terza Luna piena all’interno di una stagione astronomica in cui si verificano 4 Lune piene. Solitamente in ogni stagione, che è scandita da solstizi o equinozi avvengono solo 3 Lune piene. In genere sono 1 al mese, ma possono esserci 4 pleniluni occasionalmente.
La data della prossima Luna Blu: l’occasione del 2024 da non perdere
Si calcola che in un anno astronomico ci sono 12 Lune piene, una ogni mese, o meglio, ogni 29,5 giorni. Si pone perciò una differenza tra anno lunare e anno solare, in quanto l’anno lunare così costituito consta di 354 giorni per 12 cicli lunari. L’anno solare invece è composto da 365 – 366 giorni negli anni bisestili. Sono dunque 11-12 giorni in meno.
Ogni 2, 5 – 3 anni si verifica perciò una Luna piena in più ad ogni stagione. Nell’anno in corso si considera che ci sarà pertanto un’unica data in cui sarà presente la Luna Blu. È da prendere nota e si tratta del 19 agosto 2024 in cui sarà visibile alle ore 20.26 (18.26 GMT).
Per vedere altre Lune Blu altrimenti ci sarà da attendere il 20 maggio 2027 quando sarà visibile alle ore 12.59 (10.59 GMT) oppure il 24 agosto 2029 per vederla alle ore 03.51 (01.51 GMT). Quanto al nome di Luna Blu le ipotesi sono diverse. Una è relativa alla scelta in quanto Luna della Quaresima, poiché quando si decise il nome cadeva in corrispondenza dell’ultima Luna piena dell’inverno, quella precedente alla Luna piena di Pasqua. Le fu attribuito così un colore simil penitenziale.
Secondo un’altra versione l’origine del nome risale al XIX secolo quando il Maine Farmer’s Almanac facendo il calcolo delle Lune piene dell’anno metteva ad ognuna un nome. E a questa Luna che scombinava l’ordine e che risultava come fosse in più fu attribuito questo nome.
