L’esclusione dall’ISEE dei Buoni Postali e Titoli di Stato non è immediata, lo chiarisce l’INPS in un messaggio

Inps, novità importante per l’attestazione Isee: per il momento i prodotti finanziari non sono esclusi dal calcolo.

L’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) resta lo strumento privilegiato per l’accesso a numerose prestazioni, benefici e bonus da parte dei servizi pubblici. Basta pensare all’Assegno unico universale o alla agevolazione per le tasse scolastiche o universitarie che variano con l’Isee dichiarato per rendersi conto dell’importanza di questa attestazione.

Retromarcia INps
Isee, titoli di Stato non esclusi dal conteggio – (Ascoltalanotizia.it)

Il calcolo di questo Indicatore si basa sui valori reddituali e su quelli patrimoniali del nucleo familiare, moltiplicati poi per il numero dei componenti della famiglia. L’Inps che rilascia, insieme a Poste italiane, questa attestazione si occupa anche della sua verifica in caso di richiesta dei cittadini, a partire dai dati forniti con la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU).

Titoli di Stato e Buoni postali, la retromarcia dell’Inps

Con l’ultima legge di bilancio erano stati esclusi dal conteggio complessivo dell’Isee alcuni valori patrimoniali, in particolare quelli relativi a titoli di Stato (BTP, BOT) e a buoni e libretti postali, fino a 50mila euro. Questa decisione era stata presa per favorire le famiglie che avevano acquistato strumento di risparmio finanziario dallo Stato.

Circolare Inps conteggio Isee
Strumenti risparmio finanziario, calcolati nell’Isee – (Ascoltalanotizia.it)

Ma proprio in questi giorni ci sono delle novità. L’Inps ha infatti reso noto attraverso una circolare che l’esclusione in vigore di questa disposizione non è immediata, in quanto è necessaria l’approvazione delle modifiche al regolamento della disciplina dell’Isee. In altre parole il conteggio dell’Isee prevede ancora l’ammontare del valore patrimoniale dei prodotti di risparmio finanziario precedentemente accantonati.

Il rinvio è stato confermato anche dal Ministero del lavoro che ha ribadito che per l’entrata in vigore della disposizione è necessario precedentemente approvare le modifiche ai regolamenti Isee. Quello che accadrà per quanti avevano già inviato documentazione Isee escludendo titoli di Stato e strumenti finanziario di risparmio postale non è chiaro.

La Consulta nazionale dei Caf aveva dato indicazioni ai propri associati di inserire nel calcolo Isee tutti i valori mobiliari, compresi i titoli con garanzia dello Stato. Quindi per quanti avevano fruito dei servizi Caf non dovrebbero esserci problemi. Al contrario Poste italiane si erano regolate diversamente, seguendo già le indicazioni provenienti dalla Legge di Bilancio.

Infatti nei conteggi predisposti per l’Isee Poste italiane avevano già escluso titoli di Stato e i prodotti postali di risparmio, come disposto dalla Legge di Bilancio. Quindi si delinea una situazione abbastanza confusa e tutta da chiarire per quei cittadini che avevano già fatto richiesta di attestazione Isee seguendo regole che in realtà devono essere ancora approvate prima dell’applicazione.

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