ISEE, fermi tutti! Cambia (ancora) tutto, non puoi ignorare la direttiva

I contribuenti che hanno già proceduto con il calcolo ISEE potrebbero aver sbagliato la compilazione della DSU per un cambio di rotta dell’ultimo momento.

C’è da rifare l’ISEE per tanti cittadini che prontamente hanno inviato domanda dal 1° gennaio 2024. In questo caso la tempestività non sarà premiata. Per un disguido tra la direttiva del Governo e l’INPS c’è stato un dietrofront che mette in difficoltà i contribuenti.

Novità ISEE dell'ultimo minuto
ISEE errato per molti contribuenti, cosa sta succedendo- (Ascoltalanotizia.it)

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente serve per poter accedere a Bonus e agevolazioni. Scadendo a dicembre, i cittadini devono procedere con il calcolo del nuovo ISEE da gennaio. La tempestività è tutto per non perdere l’occasione di richiedere Bonus e di ottenere le somme spettanti in base alla propria situazione patrimoniale e reddituale. Tante misure sono legate all’ISEE e più basso sarà il valore più agevolazioni si otterranno.

Dal Bonus Asilo Nido al Bonus bollette passando per l’Assegno Unico Universale e finendo con l’Assegno di Inclusione. Per non perdere tutto questo e molto altro occorre compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica in autonomia oppure rivolgendosi a CAF e patronati ma anche a Poste Italiane. Ebbene, solo in un caso non si correrà il rischio di aver sbagliato la compilazione.

ISEE, tutto da rifare: cosa sta succedendo

Il Governo ha pensato di aiutare i cittadini eliminando i Titoli di Stato, i Buoni Fruttiferi e ogni altro prodotto di accumulo del risparmio dal calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Lo ha stabilito la Legge di Bilancio 2024 e i contribuenti hanno seguito questa indicazione. Chi ha compilato la DSU in autonomia ha escluso Titoli di Stato e simili sotto i 50 mila euro ma ha sbagliato.

ISEE, cambia di nuovo tutto
C’è da rifare l’ISEE, sgomento tra i cittadini- (Ascoltalanotizia.it)

Una comunicazione dell’INPS arrivata in ritardo avvisa gli italiani che al momento la nuova direttiva del Governo non si può attuare. Manca l’approvazione alle modifiche del regolamento sulla disciplina ISEE, si legge nel breve comunicato che ha gettato nello sconforto tutti i contribuenti che tempestivamente hanno inoltrato la DSU. Significa che al momento i Titoli di Stato, i BFP e gli altri prodotti di accumulo del risparmio in possesso al 31 dicembre 2022 devono ancora essere considerati ai fini del calcolo ISEE 2024.

Una chiara indicazione che se fosse stata data in tempo avrebbe risparmiato la correzione della DSU ai cittadini. Non hanno sbagliato, invece, coloro che si sono rivolti ai CAF dato che la Consulta dei Centri di Assistenza Fiscali aveva già avvisato di dover continuare a considerare i Titoli di mentre Poste Italiane li ha esclusi non essere al corrente del cambio di rotta.

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