Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica Istruzione, in un’intervista a ‘La Stampa (edizione Torino)’ si sofferma sul Piemonte e sul ruolo di Forza Italia.
Per il Piemonte e per Forza Italia si apre un weekend molto impegnativo a causa dei diversi congressi del partito. “Abbiamo una nostra identità – spiega il ministro Zangrillo in un’intervista a La Stampa (edizione Torino) – siamo l’area moderata del governo, il centro di gravità della nostra coalizione. Come ci ha insegnato Berlusconi, rappresentiamo i federatori del centrodestra“.
Il titolare della Pubblica amministrazione si sofferma anche sulla nuova candidatura di Cirio alla presidenza della Regione: “L’ultima decisione spetta a Tajani, Meloni e Salvini, ma non si andrà in un’altra direzione. Anche il premier ha sempre ribadito fiducia e apprezzamento. Ufficialità? Bisogna sciogliere i nodi sulle altre regioni, a iniziare dalla Sardegna. Ma si tratta comunque una questione di giorni”.
“Non temiamo Fratelli d’Italia”
Zangrillo conferma che “Fi teme solamente la disaffezione al voto. Noi siamo concentrati solamente su una campagna elettorale sui territori. Con i congressi diamo inizio ad un percorso che mira a fare un grande risultato come centrodestra. Abbiamo una nostra identità riconoscibile dagli elettori“.
Nei giorni scorsi si era parlato di un passaggio di Cirio a FdI, ma Zangrillo smentisce questa indiscrezione: “Gossip puro. Lui è con noi da oltre vent’anni e negli ultimi cinque anni è stato governatore del Piemonte. E’ il profilo perfetto che ci rappresenta: cristiano, europeista, garante e atlantista“.
“Per Cirio possibile un ruolo nazionale in futuro”
Cirio nei prossimi cinque anni proverà a governare ancora il Piemonte, ma in futuro non si esclude la possibilità di un ruolo nazionale per lui. “Ha appena cinquant’anni, ma un curriculum importantissimo – spiega Zangrillo in questa intervista – pensare che non possa avere degli incarichi a livello nazionale è un errore. Insieme sapremo trovare le giuste soluzioni“.