Elon Musk, promessa mantenuta: arriva il primo chip cerebrale

Elon Musk, promessa mantenuta: arriva il primo chip cerebrale per essere impiantato su essere umano 

Se non si tratta di una vera e propria svolta allora poco ci manca. Fatto sta, però, che non si sta parlando d’altro se non della nuova mossa da parte della Neuralink. Ovvero l’azienda di neurotecnologia medica fondata proprio da Elon Musk. Per la prima volta è stato inserito un impianto cerebrale su un essere umano. Un intervento che è stato eseguito nella giornata di domenica. Il paziente in questione si sta riprendendo.

Arriva il primo chip cerebrale
Elon Musk (Ansa Foto) Ascoltalanotizia.it

L’aggiornamento è arrivato direttamente dal magnate sul suo social “X“. Queste sono le sue parole: “I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento di picchi neuronali“. Perché è stato progettato questo tipo di impianto? Per il solo obiettivo di consentire alle persone di poter utilizzare uno smartphone ed altre tecnologie grazie solo all’attività cerebrale.

Elon Musk, impiantato primo chip cerebrale su uomo

Nello scorso mese di maggio l’azienda in questione aveva ricevuto il definitivo “via libera” per poter utilizzare l’impianto in questione. Tra l’altro in una sperimentazione clinica con gli esseri umani dopo che era stato effettuato sulle scimmie. In cosa consiste questo impianto? Di ben 1.024 elettrodi, gli stessi che vengono collegati grazie ad un robot al cervello grazie all’utilizzo di un ago sottile.

Arriva il primo chip cerebrale
Elon Musk (Ansa Foto) Ascoltalanotizia.it

Sono stati sottoposti a questi test pazienti affetti da tetraplegia (ovvero coloro che hanno paralisi alle gambe e braccia). Quando le persone iniziano a muoversi una parte del cervello tende ad attivarsi. Gli elettrodi capiscono questo tipo di segnale e azionano il movimento. Nel caso di un intervento riuscito i pazienti ci possono impiegare anche dei mesi per poter controllare i computer grazie alla loro attività cerebrale. Uno studio che è stato progettato per i prossimi sei anni.

Nel dicembre del 2022 lo stesso Musk aveva parlato dell’impianto di un chip da realizzare nel giro di sei mesi. Ce ne è voluto qualcuno decisamente in più, ma allo stesso tempo il nativo di Pretoria può ritenersi più che soddisfatto. Mentre nel maggio dello scorso anno aveva ricevuto l’ok da parte della Food and Drug Administration (Fda) statunitense per condurre il suo primo studio clinico sull’uomo.

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