Dramma in città dove una donna ha ucciso, a coltellate, suo marito e poi si è consegnata ai carabinieri
Una terribile vicenda di cronaca quella che arriva da Martinengo (provincia di Bergamo). Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che una donna abbia ucciso suo marito. Si tratta di Caryl Menghetti, anni 46, che ha assassinato il compagno a suon di coltellate, Diego Rota (56). Quest’ultimo è stato assassinato con diverse coltellate al corpo ed alla gola mentre si trovava in camera da letto. Nel momento del delitto era presente in casa la loro figlia di cinque anni.
Anche se quest’ultima non ha assistito al delitto poiché dormiva nella sua stanza. Sul posto sono arrivati i carabinieri. La donna non ha opposto resistenza e si è consegnata ai militari dell’arma. Gli stessi che l’hanno portata prima in caserma per l’interrogatorio di rito e poi in carcere. La coppia viveva in una abitazione isolata, anche se erano comunque noti nella comunità bergamasca che piange la scomparsa dell’uomo.
Bergamo, uccide il marito a coltellate: era stata visitata in psichiatria
Per quanto riguarda la piccola è stata affidata ai familiari su ordine della Procura dei minori di Brescia. Subito sono iniziate le indagini da parte dei carabinieri che hanno individuato e posto sotto sequestro l’arma del delitto. Gli investigatori hanno analizzato che non ci sarebbero stati precedenti di maltrattamenti in famiglia. La cosa certa, però, è che la coppia aveva problemi personali ed anche di lavoro.
L’allarme è scattato nella serata di giovedì 25 gennaio poco prima della mezzanotte con una chiamata al 112. L’intera abitazione è stata posta sotto sequestro dove le forze dell’ordine sono ancora al lavoro per i rilievi del caso. Nel corso delle indagini, però, è emerso un altro particolare riguardante la killer. La 46enne, nella mattinata di ieri, era stata sottoposta ad una visita psichiatrica. Ad accompagnarla in ospedale proprio il marito (operaio).
Dopo che era stata visionata dai professionisti era stata dimessa con una terapia farmacologica. Purtroppo non si era trattato affatto della prima visita visto che, già nel 2020, era stata ricoverata nel reparto di psichiatria del nosocomio bergamasco.
