Bonus interessi mutuo: il rimborso ti spetta anche nel 2024, controlla i limiti e come ottenere i soldi

Nel 2024 è possibile accedere al bonus interessi mutui. Un’opportunità di non lasciarsi sfuggire che permette di risparmiare un bel po’ di soldi.

Quando si acquista una prima casa, stipulando un contratto di mutuo ipotecario, è possibile beneficiare di alcune agevolazioni fiscali, che permettono di recuperare un bel po’ di soldi.

Bonus mutui prima casa 2024
Bonus interessi mutui – ascoltalanotizia.it

Il bonus interessi mutui prima casa a cui stiamo facendo riferimento rappresenta un’agevolazione fiscale operativa da diversi anni. Grazie a quest’opportunità è possibile vedere le aliquote relative alle imposte indirette applicate in misura ridotta. Inoltre, se la cessione dell’immobile avviene tra da un privato o da un’impresa è possibile usufruire anche dell’applicazione dell’esenzione IVA.

Per poter accedere a questo regime fiscale di favore è necessario rispettare determinate condizioni.

Bonus interessi mutui 2024: cos’è e come accedervi

Nel 2024 ci sono diverse agevolazioni indirizzate in favore di coloro che hanno acquistato una prima casa, con la stipulazione di un mutuo ipotecario. Si tratta dell’acquisto di un immobile che deve avere come scopo quello di diventare l’abitazione principale dell’acquirente. In questo modo è possibile godere di agevolazioni fiscali di tutto rispetto.

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Regime fiscale di favore – ascoltalanotizia.it

Ci siamo riferendo all’opportunità di beneficiare di una riduzione dell’imposta di registro, se si acquista da privati, e dell’IVA, se si acquista le imprese. 

Inoltre, è possibile ottenere un’esenzione al versamento dell’imposta di bollo, dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie sugli atti assoggettati ad imposta di registro. 

Infine, si può anche ottenere una detrazione dell’IRPEF sugli interessi passivi dei mutui ipotecari, per un valore pari al 19% della quota versata entro il limite di €4000 di spesa.

Ricordiamo che la base imponibile utile al calcolo delle imposte sull’acquisto di un immobile corrisponde al prezzo della cessione, per il calcolo dell’IVA al 4%, mentre le imposte di registro ipotecaria e catastale devono essere versate in misura fissa di €200 ciascuna.

In caso di compravendite, che non sono assoggettate all’applicazione dell’IVA, si applica il sistema del prezzo valore. In pratica la base imponibile è data dal valore catastale, a prescindere dal corrispettivo pattuito al momento della compravendita. Per poter usufruire del sistema prezzo-valore è necessario che l’immobile sia stato acquistato ad uso abitativo, che l’acquirente sia un privato e che avvenga esplicitamente fatta richiesta al notaio dell’applicazioni di tale sistema.

Usare questo sistema ha dei vantaggi: limitare il potere di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate e ridurre del 30% gli oneri notarili.

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