Assegno divorzile, ora cambia tutto: il nuovo dettaglio è spiazzante

Quali sono le novità per l’assegno divorzile, il cambiamento introdotto che lascia di stucco tutti gli interessati.

L’assegno divorzile è uno strumento pensato per provvedere ai bisogni del coniuge dal quale si divorzia. Si tratta di un obbligo a carico di uno dei due coniugi, che segue una sentenza del tribunale, di versare periodicamente un contributo all’altro coniuge in condizioni in difficoltà non disponendo di mezzi economici adeguati e non avendo le condizioni oggettive per procurarseli.

Nuovo presupposto assegno divorzile
Cosa cambia per l’assegno divorzile – (Ascoltalanotizia.it)

L’assegno divorzile non è la stessa cosa di quello di mantenimento. Infatti quest’ultimo è previsto in una situazione di esistenza dl vincolo del matrimonio, quindi prima della sentenza di divorzio vera e propria. Il mantenimento presuppone obblighi patrimoniali e assistenziali che derivano dalla condizione coniugale che esiste ancora, anche dopo la separazione. Con il divorzio le cose cambiano. Ma quali sono le novità introdotte recentemente per l’assegno divorzile?

Assegno divorzile le modifiche introdotte, quali conseguenze?

Un assegno divorzile, secondo le interpretazioni della giurisprudenza più recente, serve a svolgere funzioni assistenziali nei confronti del coniuge più debole. Ma non solo, serve anche a compensare e riequilibrare le condizioni dei coniugi, tenendo conto tra l’altro anche del contributo dato da ciascuno di loro nello svolgimento della vita matrimoniale. Quindi il contributo dato alla formazione del patrimonio familiare viene considerato nella decisione del giudice circa l’assegnazione dell’assegno divorzile.

Assegno divorzile nuova interpretazione
Cambiamenti nell’attribuzione dell’assegno divorzile – (Ascoltalanotizia.it)

Si valuta la durata temporale del legame coniugale, ma una recente sentenza delle Sezioni unite della Cassazione ha introdotto un elemento ulteriore nel calcolo dell’assegno divorzile. Infatti nel caso di una prolungata e stabile convivenza prematrimoniale si deve considerare anche questo periodo oltre quello coniugale. La convivenza prematrimoniale trova quindi una nuova e importante valutazione da parte dei giudici.

Infatti un questa fase si fanno scelte che possono influenzare decisamente la vita personale e di coppia dei conviventi, con decisioni che determinano la vita professionale e lavorativa di uno dei due per esempio. L’assegno divorzile quindi deve tener conto di questa situazione qualora si presenti e deve tener conto di tutto il periodo vissuto insieme, anche quello prematrimoniale, a favore del coniuge più debole dal punto di vista economico. Un riconoscimento dato all’importanza della convivenza per la vita futura della coppia e dei singoli.

La verifica concreta del reddito del richiedente l’assegno divorzile quindi non è sufficiente per stabilire l’entità del contributo economico, si tiene conto anche del sacrificio delle aspettative lavorative, della durata del legame coniugale e della convivenza prematrimoniale, dell’apporto dato alla famiglia, delle condizioni personali oggettive.

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