Albania portami via: perché Tirana attira sempre più pensionati italiani

Nell’ultimo triennio, il boom dei trasferimenti dei pensionati italiani in Albania. Perché questo Paese attira così tanto?

Negli ultimi anni, sempre più pensionati italiani stanno facendo una scelta sorprendente per trascorrere i loro anni d’oro: l’Albania. Questa tendenza in crescita sta attirando l’attenzione, sia dei media che degli espatriati in pensione, che cercano una qualità di vita migliore a costi più contenuti. Ecco i motivi che si celano dietro questo trend.

Pensionati italiani in Albania
Perché i pensionati italiani scelgono l’Albania? – (Ascoltalanotizia.it)

Molti pensionati italiani, desiderosi di godere di un clima mediterraneo e di abbassare i costi della vita, stanno optando per trasferirsi in Albania. Le città costiere come Saranda e Valona sono particolarmente popolari, offrendo un ambiente tranquillo e panorami mozzafiato sul Mar Ionio. E, ovviamente, la capitale Tirana, che negli ultimi anni ha visto il proprio volto cambiare. 

L’Albania ha visto un costante miglioramento delle infrastrutture e dei servizi, rendendola una destinazione sempre più accogliente per gli espatriati. I pensionati italiani trovano qui un connubio di bellezze naturali, accoglienza calorosa e un costo della vita notevolmente più basso rispetto all’Italia.

Perché i pensionati italiani scelgono l’Albania?

Il crescente numero di pensionati italiani in Albania ha portato con sé sfide e opportunità. Il boom è da datare negli ultimi due o tre anni, dato che precedentemente non esisteva la possibilità di avere il permesso di soggiorno in veste di pensionato. Una legge che, invece, è arrivata a metà del 2021.

Pensionati italiani in Albania
Pensionati italiani in Albania: i motivi di una scelta – (Ascoltalanotizia.it)

Servono due documenti che il pensionato deve avere dall’Italia: il casellario giudiziario generale e il cedolino della pensione. Nella legge che lo Stato albanese ha approvato per i pensionati si chiede il casellario giudiziario e si impone una pensione minima mensile di circa 1.000 euro. Sotto tale cifra non è possibile ottenere il permesso di soggiorno per i pensionati.

Tra le altre motivazioni, dunque, ovviamente quelle economiche la fanno da padrone, dato che in Albania, per Costituzione, le pensioni non sono fonte di reddito e, quindi, non possono essere tassate. Peraltro, in Albania oggi il costo della vita è inferiore di circa il 40 per cento, soprattutto rispetto alle zone del Nord dell’Italia. In Albania non esiste la microcriminalità.

Nel Paese la vita è molto serena. C’è un forte senso di sicurezza. Le autorità albanesi stanno cercando di agevolare l’integrazione degli espatriati italiani, semplificando i processi burocratici e offrendo servizi che facilitino la vita quotidiana. Parallelamente, gruppi di pensionati italiani si sono organizzati per condividere esperienze e supportarsi a vicenda, formando una solida rete di sostegno.

Un rovescio della medaglia è dato dalla sanità. Quella pubblica, in Albania, non è ancora di alto livello e lo Stato non fornisce gratuitamente alcun tipo di medicina. Mentre la comunità di pensionati italiani in Albania continua a crescere, resta da vedere come questa tendenza si evolverà nel tempo. Gli espatriati italiani contribuiscono alla diversità culturale e alla vitalità economica delle città costiere albanesi, ma anche il governo italiano segue da vicino questa migrazione, cercando di capire le dinamiche sottostanti e di affrontare eventuali sfide legate al pensionamento all’estero.

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