Nella gara Na’dalt che si è tenuta vicino a Barcellona, il pubblico si è indignato contro la vittoriosa corritrice trans
È scoppiato il caos in Spagna. L’ultimo caso all’interno del mondo dello sport sta facendo discutere tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori. Il tema è quello della partecipazione alle gare e alle varie competizioni di atleti transessuali. Il dubbio riguarda sempre la categoria in cui possono partecipare, ed è proprio da lì che nasce il problema.
Solitamente coloro che fanno un cambiamento dal genere maschile, gareggiano poi all’interno della categoria femminile. Ci sono però diverse disparità normative che spesso creano numerose incongruenze e fraintendimenti. Un caso è proprio quello avvenuto di recente in Spagna. È l’ultimo esempio di questo fenomeno che ormai è sempre più presente e si sta espandendo sempre di più. L’evento è andato in scena a San Pere de Torelló (Barcellona), durante la gara Na’dalt, ovvero una pista in salita al Santuario di Bellmunt, lunga 3,8 chilometri con un dislivello di 628 metri. Secondo il portale La Vanguardia, una atleta di nome Quima D. è riuscita a battere tutte le altre concorrenti dominando nella categoria femminile, nonostante però fosse federata con un nome e un sesso maschile.
Da qui infatti è nato il grande problema. Secondo diverse fonti vicine all’organizzazione della gara, riportate da La Vanguardia, la corritrice e il suo compagno hanno subito reclamato la vittoria rivendicando il primo posto e il relativo premio nella categoria femminile. I due ci sono andati giù pesante con un tono veramente aggressivo e con serie minacce di denuncia. Alla fine, comunque, si è deciso di assegnarle il primo posto provvisorio della classifica generale. Dall’altra parte, l’atleta Laia Montoya è stata proclamata vincitrice nella categoria senior femminile.
Chiaramente nemmeno il pubblico ha apprezzato quanto accaduto, e infatti dopo la gara terminatasi con l’apparente vittoria di Quima D., ha fischiato la corritrice per tutta la premiazione. Il trofeo finale, alla fine, non è niente di meno che un ‘jamon’, ovvero un prosciutto. Quima D. se l’è portato con sé, ma l’organizzazione ha assicurato che ne regalerà un altro anche alla vincitrice della categoria senior femminile, cioè l’atleta Laia Montoya.
L’obiettivo per il futuro è quello di non arrivare più a episodi del genere: nelle prossime gare verranno applicati i rigidi regolamenti della Federazione delle entità escursionistiche di Muntanya e molto probabilmente verrà rispettato il sesso stabilito nel DNI.
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