Quello che non immaginereste mai sui cimiteri: alla scoperta di un habitat… pieno di vita

In tutti i cimiteri troviamo lapidi e bare, ma oltre alla morte c’è anche tantissima vita: le curiosità sul particolare ecosistema.

Luoghi di raccoglimento e di ricordo, i cimiteri evocano sempre forti emozioni a chiunque, collegate con la tristezza e la malinconia; certo, una volta elaborato il lutto possono essere luoghi dove ricongiungersi, almeno simbolicamente e col cuore, ai propri cari, ma in linea di massima si preferirebbe visitare altri luoghi ben più gioiosi.

Eppure, nonostante le lapidi e le bare presenti e sia il luogo “di morte” per eccellenza, anche nei cimiteri c’è…della vita. Senza addentrarsi troppo in riflessioni filosofiche, basti pensare al curioso ecosistema che va a crearsi intorno a questi luoghi importantissimi per la comunità.

Avete mai pensato alle varie specie che si possono trovare all’interno dei cimiteri? Ecco le curiosità sulle biodiversità presenti in un habitat che molto spesso passa inosservato ma che, come appunto sottolineato poco fa, prospera di vita.

Il curioso habitat dei cimiteri: la vita tra la morte, anche quando non ce l’aspetteremmo

Protetti e appartati, solitamente silenziosi e poco affollati, i cimiteri diventano il luogo perfetto per il proliferarsi di alcune specie, anche tendenzialmente “aliene”. Come riportato dalla rivista Focus sul suo sito, un recente studio pubblicato su MDPI  ha messo in evidenza il caso della Hygromia cinctella, chiocciola mediterranea (molto diffusa in Italia)  capace di stabilirsi in grandi popolazioni in due cimiteri di Berlino, e non invece in altri luoghi del contesto cittadino.

Passeggiando nei cimiteri si possono fare dunque incontri davvero incredibili, osservando la meraviglia della flora e della fauna che popola il luogo; anche i cosiddetti “alberi morti” presenti possono diventare la casa perfetta di tanti animali.

Insomma, anche se a primo impatto siamo abituati a pensare ai cimiteri come luoghi tetri e bui (con l’immaginario diffuso anche da racconti e film) in realtà sono luoghi ad alta biodiversità e che, come tali, andrebbero salvaguardati; un motivo in più per guardarli, almeno sotto questo punto di vista, con occhi decisamente diversi.