Parliamo innanzitutto delle grane del nuovo proprietario di Twitter, Elon Musk.

La Crown Estate, che amministra un portafoglio di proprietà di Re Carlo III, avrebbe denunciato Twitter per non aver pagato l’affitto dell’ufficio del social di Piccadilly Circus, a Londra. Secondo quanto rivelato dalla BBC, l’azienda americana non avrebbe pagato da ottobre 2022, stesso mese in cui Musk ha comprato la piattaforma per 44 miliardi di dollari, ad oggi. Di conseguenza, la Crown Estate ha presentato una richiesta di risarcimento presso l’Alta Corte della capitale britannica. Nel frattempo Musk sta affrontando anche una causa per il mancato pagamento dell’affitto della sede centrale di Twitter di San Francisco.
Nei giorni scorsi il miliardario statunitense ha annunciato che a breve Twitter offrirà un “abbonamento più costoso che consentirà di non avere pubblicità”. Musk, in un tweet, ha spiegato che “gli annunci sono troppo frequenti e troppo grandi su Twitter”, pertanto, “agiremo su questi due parametri nelle prossime settimane”.
Negli ultimi giorni non sono arrivate solo brutte notizie a Musk: Tesla ha chiuso il quarto trimestre con risultati record. I ricavi del produttore di auto elettriche sono saliti del 37% a 24,32 miliardi di dollari e l’utile netto è aumentato del 59% a 3,68 miliardi. “La squadra Tesla è abituata alle sfide, data la cultura che è stata necessaria per portare la casa automobilistica dove è oggi. Nel breve termine accelereremo la riduzione dei costi e spingeremo su più alti tassi di produzione”, si legge in una nota dell’azienda.

Questa settimana sono arrivate importanti novità anche da Meta. Donald Trump è stato riammesso su Facebook e Instagram e i suoi account saranno nuovamente disponibili nelle prossime settimane. Lo ha annunciato l’azienda di Zuckerberg in una nota in cui ha spiegato che metterà fine alla sospensione degli account dell’ex presidente dopo uno stop durato due anni: “Il pubblico deve essere in grado di ascoltare cosa dicono i politici così da poter fare scelte informate”, si legge in una nota.
Nick Clegg, presidente dei global affairs di Meta, ha dichiarato che “in via generale non vogliamo intralciare il dibattito sulle nostre piattaforme, soprattutto in un contesto di elezioni democratiche. Il pubblico deve essere in grado di ascoltare quello che i politici hanno da dire – il bello, il brutto e il cattivo – in modo da poter effettuare scelte informate ai seggi”. Trump, dopo aver appreso la notizia, ha scritto sul social network Truth: il divieto “è una cosa che non sarebbe mai dovuta accadere a un presidente in carica. Meta ha “perso miliardi di dollari di valore da quando il vostro presidente preferito, io, è stato defenestrato”, ha aggiunto Trump.

Parliamo ora della frenata dell’economia delle applicazioni.

Per la prima volta la crescita dell’app economy ha rallentato: la spesa dei consumatori per le app nel 2022 è scesa del 2% a 167 miliardi di dollari. Nel 2021 la crescita era stata del 19%. I download sono però aumentati dell’11% su base annua (ma non nell’ultimo trimestre, quello del Black Friday e di Natale), trainati in particolare dai mercati emergenti.
Sono i dati emersi dal rapporto annuale pubblicato da data.ai. Mentre da un’analisi di Sensor Tower emerge che Instagram è prima seguita da TikTok.
“Per la prima volta, i fattori macroeconomici stanno frenando la crescita della spesa mobile”, ha osservato il Ceo di data.ai Theodore Krantz.
Secondo l’analisi di Sensor Tower, Instagram ha superato TikTok balzando al primo posto e le altre app di Meta hanno tutte un posto nella top 10 delle app più scaricate (Facebook al terzo, WhatsApp al quinto, Messenger all’ottavo e WhatsApp Business al nono posto).

Chiudiamo la newsletter con gli ultimi aggiornamenti sull’intelligenza artificiale.

Microsoft ha reso noto che aumenterà il proprio investimento in OpenAI, la società che produce ChatGPT. Dopo l’annuncio, il colosso fondato da Bill Gates è salito a Wall Street dove, nelle contrattazioni che precedono l’apertura del mercato ha guadagnato l’1% lunedì scorso. L’investimento “ci consentirà di continuare la nostra ricerca indipendente e lo sviluppo” di un’intelligenza artificiale che è “sicura, utile e potente”, si legge in una nota di OpenAI. Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha scritto in un tweet che “in questa fase successiva della nostra partnership con con OpenAI forniremo la migliore infrastruttura, modelli e strumenti di intelligenza artificiale per consentire ai clienti di creare ed eseguire in modo sicuro e responsabile le proprie applicazioni in Azure”.
Google ha risposto alla sfida lanciata da Microsoft rivelando che nei prossimi mesi potrebbe lanciare un software di Intelligenza artificiale che compete con ChatGpt. A renderlo noto al Time è stato Demis Hassabis, a capo di DeepMind, la società di AI che fa capo ad Alphabet, la casa madre di Google. Hassabis ha spiegato che la società sta sviluppando una versione di prova e privata del suo chatbot Sparrow che potrebbe essere rilasciato nel 2023: questo software ha funzionalità che mancano a ChatGPT, inclusa la capacità di citare fonti attraverso l’apprendimento per rinforzo, ha spiegato Hassabis.

Come ogni settimana, vi consigliamo alcune letture:

I dipendenti di TikTok possono decidere cosa diventa virale

Nick Clegg led Meta’s decision to reinstate Trump to Facebook and Instagram. Here’s how the former UK deputy prime minister charmed his way into Mark Zuckerberg’s inner circle.

Microsoft alza il velo: sì al maxi investimento nell’intelligenza artificiale

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