Elon Musk è diventato la prima persona nella storia a perdere 200 miliardi di dollari.

Secondo il Bloomberg Billionaires Index, il patrimonio di Musk è passato da 340 miliardi di dollari del 4 novembre 2021 ad “appena” 137 dopo che le azioni di Tesla nelle ultime settimane sono crollate.

Martedì scorso le azioni del produttore di veicoli elettrici hanno perso in una sola giornata l’11%. Il tracollo del patrimonio del patron di Tesla è – scrive Bloomberg – del “più grosso capitombolo della storia”.

Nel frattempo, Musk ha annunciato che a gennaio arriverà una “nuova navigazione su Twitter” che consentirà di scorrere lateralmente per passare da tweet consigliati a seguiti, tendenze, argomenti, eccetera”.

Il social network acquisito nei mesi scorsi da Elon Musk ha anche fatto sapere che Twitter Blue, per ora disponibile solo in USA, Canada e Regno Unito, offrirà agli abbonati un altro vantaggio: le loro risposte ai tweet verranno mostrate prima e con più frequenza. Twitter non ha però precisato quali saranno i criteri usati dall’algoritmo per mostrare i contenuti. Inoltre, gli abbonati a Twitter Blue potranno caricare video lunghi fino a 60 minuti, grandi fino a 2GB e in risoluzione full HD.

Passiamo a Meta.

Secondo un’analisi condotta dal quotidiano Milano Finanza, Meta sarebbe in perdita con la sua app principale, Facebook, mentre gli utenti, e con essi la pubblicità, si sta spostando sempre di più su Instagram. Le entrate pubblicitarie di Facebook nel 2022 sono calate del 5%, mentre Instagram ha registrato un rialzo del 50% in tre anni.

Sarebbero due fattori in particolare a determinare questo scenario: le controversie legate al nome di Facebook per la gestione dei dati, e l’introduzione su Instagram dei Reel.

Il peso di Instagram nei ricavi di Meta equivale al 41,5% del fatturato complessivo, con un aumento fino al 44% stimato entro il 2024.

Concludiamo l’ultima rassegna dell’anno parlando del mercato degli smartphone.

Una ricerca di Counterpoint Market Research sull’andamento del mercato degli smartphone nel terzo trimestre del 2022 ha rilevato che a livello globale è stato spedito il 12% in meno di smartphone, con una conseguente flesisone dei ricavi del 3%.

Gli analisti imputano questo calo delle vendite di terminali all’andamento del mercato in Cina, che è il principale per aziende come Oppo e Vivo. Per questi due produttori “le minori entrate sono causate principalmente dalla flessione delle spedizioni nella Cina colpita dal Covid ancora in corso, dove vediamo un significativo calo dei ricavi su base annua”, spiega Counterpoint Market Research. Gli analisti stimano inoltre che il calo delle vendite è compensato dall’aumento del prezzo medio degli smartphone, aumentato del 10% su base annua.

Come ogni settimana, vi consigliamo alcune letture:

Pubblicità digitale, verso la fine del duopolio di Google e Meta negli Usa?

No, gli iRobot di Roomba normalmente non scattano fotografie (e se le scattano, te lo fanno sapere)

23 AI predictions for the enterprise in 2023
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