«Non ci sono dubbi. Si tratta di un atto di terrorismo che aveva lo scopo di distruggere un’infrastruttura civile di importanza critica per la Federazione russa».

Lo ha detto Putin nella sua prima dichiarazione dopo l’esplosione che ha devastato il ponte di Kerch che collega la Russia alla Crimea.

Il capo dell’agenzia investigativa nazionale Alexander Bastrykin ha aggiunto che cittadini russi e Stati stranieri hanno contribuito alla preparazione dell’attacco. Il Cremlino ha reso noto che Putin incontrerà nella giornata di lunedì 10 ottobre il Consiglio di Sicurezza Nazionale per discutere la risposta all’attacco.

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