
Le imprese potranno chiedere all’Inps il riconoscimento della Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) se sono costrette a fermarsi per il caldo, quando il termometro supera i 35 gradi centigradi. Ai fini dell’integrazione salariale, però, possono essere considerate idonee anche le temperature ‘percepite’. Lo si legge in una nota dell’Inps e dell’Inail.
Una pubblicazione Inail dedicata a lavoratori, datori di lavoro e figure aziendali della salute e sicurezza, riporta le linee guida per prevenire le patologie da stress termico. «I fenomeni climatici estremi sono stati recentemente posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro. Inps e Inail rendono note le istruzioni per la gestione del rischio caldo e per l’accesso alle prestazioni cassa integrazione ordinaria per sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa dovuta a temperature elevate», si legge nella nota.
«La causale ‘eventi meteo’ – viene fatto sapere – è invocabile dall’azienda anche in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa delle temperature elevate”. Per l’Ente “sono considerate elevate, le temperature superiori ai 35 gradi centigradi». ma anche le percepite.
Ascolta la Notizia è un progetto editoriale di:
Moving Fast Media Srl
Via Giovanni Battista Tuveri 54/b Cagliari 09129
Contattaci attraverso il form sottostante