Ucraina, Foa: «Ritengo che la posizione del M5S sia plausibile in democrazia: risponde a un sentimento di profondo smarrimento nella popolazione»

«L’ambasciatore Razov tende a strumentalizzare qualunque frase polemica che sorge nel panorama politico italiano e non solo. È abbastanza normale in un contesto di guerra di comunicazione».

Così Marcello Foa, giornalista ed ex presidente della Rai, intervenendo a “Controcorrente”, programma condotto da Veronica Gentili su Rete 4.

«Io ritengo che la posizione del M5s sia plausibile in democrazia, debba essere esaminata correttamente e per altro risponde a un sentimento di profondo smarrimento nella popolazione, che continua a non capire perché bisogna mandare queste armi e continua a non capire quale sia l’obiettivo finale del fronte occidentale», ha aggiunto Foa.

«Che cosa vuole l’Occidente e in particolare Biden? Vuole arrivare a un ritiro di tutti i russi dall’Ucraina? Vuole arrivare a rovesciare il governo Putin? Non si sa, ritengo che la storia insegna che qualunque operazione di politica internazionale debba avere ben chiaro quale sia l’obiettivo finale, e io l’obiettivo finale dell’Occidente non lo vedo. Ricordo le dichiarazioni di Kissinger, che saggiamente diceva: ‘attenzione, prolungando una guerra senza aver chiaro l’obiettivo finale rischiamo di fare il gioco della Cina’», ha detto ancora il giornalista.

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