«Parliamo di cose concrete: i 3500 operai che lavorano alla raffineria di Priolo in provincia di Siracusa” se l’impianto chiude “vanno a mangiare a casa di Renzi, di Letta o Di Maio?».

Lo ha detto Matteo Salvini nel corso di un’iniziativa elettorale a Padova, con riferimento al rischio che con l’embargo del petrolio russo il petrolchimico siciliano che fa parte del gruppo russo Lukoil possa cessare la produzione.

«Io vengo da 4-5 giorni che da sinistra me ne han dette di tutti i colori perché io ho cercato di lavorare per la pace. Quando io facevo il liceo classico a Milano, un giorno sì e un giorno no, c’erano uno sciopero, un picchetto o un’autogestione perché quelli di sinistra che li organizzavano, volevavo la pace. Ora nel 2022, chi come me che lavora per la pace, viene attaccato dalla sinistra, mentre quelli del Pd parlano solo di armi e di guerra. Ecco come è cambiato il mondo», ha aggiunto il leader della Lega.

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