
«L’Italia agisce in difesa dei valori delle democrazie occidentali. C’è un decreto interministeriale, che prevede l’invio di nuove armi. Non so però quali».
Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, sulla crisi ucraina. Draghi ha ripetuto le sue parole del 17 febbraio 2021, quando ottenne la fiducia del Parlamento: «Questo Governo nasce nel solco della Ue, della Nato e delle grandi democrazie occidentali».
«Siamo un paese democratico, c’è una varietà di posizioni e’ abbastanza normale, ma la posizione italiana sulla politica estera, la guerra in Ucraina e la lealtà agli alleati non è in discussione, grazie alla politica fatta da questo governo e all’impegno preso al momento dell’insediamento», ha anche affermato Draghi, riferendosi alla posizione critica di Lega e M5S sull’invio di armi all’Ucraina.
«Noi cerchiamo la pace, non abbiamo bisogno di riposizionare l’Italia in questo senso, non c’è nessun appiattimento. Le armi sono state avviate da tutti i partner, non devo riposizionare niente. Nessuno di noi vuole abbandonare l’Ucraina. Se l’Ucraina non riesce a difendersi avremo sottomissione e schiavitù di un paese democratico e sovrano e nessuno vuole questo in Italia», sono le parole di Draghi.
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