«Oggi l’embargo del gas non è sul tavolo e non so se lo sarà mai. Ma quanto più diventa orrenda questa guerra, tutti gli alleati si chiedono cosa si possa fare per indebolire la Russia e farla smettere in assenza di una partecipazione diretta alla guerra».

Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa, dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri all’unanimità del Def.

«Se dovessero cessare le forniture di gas oggi, fino al tardo ottobre siamo coperti. Non vedremmo conseguenze fino all’autunno. Noi andiamo con l’Ue, se si decide per l’embargo del gas noi ci siamo».

«Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace. Cosa vogliamo? La pace o il termosifone caldo? O meglio, ormai, la pace o il condizionatore d’aria acceso?» ha chiesto il premier, secondo il quale sulle energie alternative« bisogna fare un salto molto importante in termini di investimenti».

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1 comment on “Gas russo, Draghi: «Cosa vogliamo? La pace o il condizionatore d’aria acceso?»
  1. Maurizio ha detto:

    La pace ed il condizionatore che serve per raffreddare i bollenti spiriti di molti governanti…

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