
«Così l’informazione viene presa a calci nel sedere».
Emilio Fede ha commentato così, in un’intervista a Fanpage, la notizia della chiusura del suo tg, di cui resterà solo il logo perché accorpato a Tgcom24.
«Ho accolto questa notizia con dolore, perché tutto quello che contribuisce a diminuire il potere dell’informazione è da respingere con tutte le forze. Il Tg4 è nato e proseguito con me e continua a esserci per la volontà di tanti colleghi che si accingono a lasciare il posto di lavoro, se non per la disoccupazione, per il trasferimento. Ciò significa che l’informazione è a rischio», ha detto il giornalista.
«Pensateci bene prima di mettere sul lastrico delle persone che sono testimoni onesti, non venduti a partiti e partiti, di questa professione-. State per uccidere, o contribuire ad uccidere, una rappresentanza dell’informazione, davanti alla quale tutti bisognerebbe inchinarsi. Ieri eravamo a colazione qui con una storica giornalista del Tg4 e ci ha parlato di questo dolore per quanto riguarda l’informazione, che piano piano di questo passo viene presa a calci nel sedere. Parlo di colleghi giornalisti che vanno rispettati, gente che era a Roma ed è stata trasferita a Milano con tutto ciò che comporta per le loro famiglie. Facciamoci il segno della croce e aiutiamo chi soffre. Il Tg4 fortunatamente non mi appartiene più, perché altrimenti io andavo in piazza», ha concluso l’ex direttore del Tg4.
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fanno bene a eliminare TG 4 tanto raccontavano un sacco di balle.