Titolo contro Raggi, Vittorio Feltri: «Piuttosto che andare in galera mi sparo alla testa»

«Piuttosto che andare in galera mi sparo alla testa».

Così Vittorio Feltri parlando ai microfoni di ‘Radio Radio’ della richiesta del Tribunale di Catania di 3 anni e 4 mesi di carcere, oltre a 5mila euro di multa, per il titolo “Patata bollente” riferito ai guai di Virginia Raggi nel 2017.

«Questa richiesta non me la spiego assolutamente, tra l’altro c’è anche un piccolo particolare che trascurano anche i media: quando uscì quel titolo ‘Patata bollente’ non ero il direttore responsabile, ero il direttore editoriale. Il direttore responsabile era Senaldi, per lui sono stati chiesti 8 mesi di galera (che sono una follia) e per me 3 anni e 4 mesi di detenzione. Però, intendiamoci, queste sono le richieste. Non solo ci sarà una sentenza, poi ci sarà un appello e la Cassazione. Si dà il caso che la Cassazione, avendo sposato la tesi della Corte costituzionale, ha ribadito che non si può comminare il carcere per i giornalisti che abbiano commesso il reato di diffamazione a mezzo stampa. Per cui tutto sommato dovrei essere tranquillo, anche se questa cosa mi infastidisce abbastanza», ha affermato il fondatore di Libero.

1 comment on “Titolo contro Raggi, Vittorio Feltri: «Piuttosto che andare in galera mi sparo alla testa»
  1. Giacobbe ha detto:

    Facile E COMODO:: È DA.CORAGGIOSI DIFFAMARE E RIDICOLIZZARE .. A PAGAMENTO..??? ancora di più se trattasi di una donna ,sindaca che poi si è messa di traverso al suo padrone.. OK lui,loro hanno eseguito ma non senza responsabilità quindi…..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *