
«Renzi? Parlare di vittoria in una situazione come questa non la ritengo una soddisfazione, penso sia stata una manovra improvvida».
Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia a proposito della crisi di governo.
«Non esprimo giudizi ma quello che non volevamo come cittadini era proprio vedere questi casini. La mossa è stata improvvida, certo, se lo scopo era quello di sfasciare tutto gli diamo 10 e lode. Ma di mezzo ci sono un sacco di problemi sociali», ha osservato.
Secondo Zaia, «Renzi è stato ‘attivatore’ di un precipizio, ne prendiamo atto».
«Se c’è questa situazione è in virtù delle liti che hanno fatto loro, non è certo l’opposizione che dice di andare al voto. Di mezzo c’è il Capo dello Stato che è garante della Costituzione. Ne parlo in punta di piedi perché oggettivamente è difficile commentare fatti che non mi vedono partecipare direttamente, io non partecipo a riunioni o altro», ha concluso.
Mi domando come si puo dare fiducia a Renzi un uomo senza parole che, oltretutto, apre la crisi di governo in un momento meno opportuno e da senatore in carica se ne va a Riad a fare Il consulente questo a dimostrazione che a lui dell’Italia non interessa niente
Credo che, abbiamo assistito a più di tre anni di campagna elettorale, tutti contro chi da solo aveva più voti.hanno fatto poco, in fretta e con tanta fatica. Salvini distrutto tutto, ci sono occorsi più mesi a trovare accordi che quelli per governare. L’alleanza serviva disseminare pallottole amiche alle spalle degli alleati mente lui non faceva niente, stava in spiaggia tutto il giorno e la notte con monito e cubiste, mentre qualcuno lavorava per lui.
Credo che, abbiamo assistito a più di tre anni di campagna elettorale, tutti contro chi da solo aveva più voti.hanno fatto poco, in fretta e con tanta fatica. Salvini distrutto tutto, ci sono occorsi più mesi a trovare accordi che quelli per governare. L’alleanza serviva disseminare pallottole amiche alle spalle degli alleati mente lui non faceva niente, stava in spiaggia tutto il giorno e la notte con monito e cubiste, mentre qualcuno lavorava per lui.