Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da “Ascolta la Notizia”.

Facciamo il punto sulla pandemia di Covid-19.

Questa settimana il numero di contagi di coronavirus registrati nel mondo hanno raggiunto quota 69 milioni.

Sono i dati del conteggio della Johns Hopkins University di Washington sui casi individuati in tutto il mondo, aggiornato a venerdì 11 dicembre 2020.

Gli Stati Uniti sono sempre il Paese più colpito con più di 15 milioni di contagi. Seguono l’India, con quasi 10 milioni di casi, Brasile, Russia e Francia.

Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra ha sottolineato come nelle ultime 6 settimane il numero di morti su base settimanale sia aumentato di circa il 60%. «Si avvicinano le feste di fine anno, ma la gioia della celebrazione può rapidamente trasformarsi in tristezza senza le giuste precauzioni», ha avvertito. «Per favore, il dono migliore che possiamo fare e che possiamo farci è: salute, vita, amore, gioia e speranza», ha aggiunto il Dg dell’Oms.

Concentriamoci ora sull’Italia.

Il nostro Paese, con più di 1 milione e 800mila casi, è sesto per numero di contagi di Covid. Dai dati del report dell’Istituto superiore di sanità-ministero della Salute con il monitoraggio settimanale dell’epidemia di Coronavirus, emerge però che «nel periodo 18 novembre-1 dicembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,82».

«Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 20 Regioni e province autonome. Di queste, 19 hanno un Rt puntuale inferiore a uno anche nel suo intervallo di credibilità maggiore, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità», ha rilevato l’Iss.

«Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.663 (al primo dicembre) a 3.345 (all’8 dicembre)», hanno fatto sapere dall’Iss, avvertendo però che «il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed aree mediche supera ancora le soglie critica di occupazione a livello nazionale».

Nel frattempo 250 accademici di diverse discipline che fanno parte del think tank ‘Lettera150’ hanno avvertito l’esecutivo del fatto che «la terza ondata dell’epidemia» di Covid-19,  se non si cambierà protocollo, «rischia di essere ancora più devastante».

Secondo gli esperti «il contenimento domiciliare e il distanziamento non bastano». E questo sarebbe dimostrato – si legge nell’appello – dal numero dei morti, che in Italia è 6 volte più alto della media mondiale.

Chiudiamo con l’economia.

Il numero di disoccupati in Italia ha ripreso a crescere dopo un calo ininterrotto durato per tredici trimestri consecutivi, attestandosi ora a 2 milioni 546 mila unità (+202 mila in un anno, +8,6%). Lo ha indicato l’Istat nei dati sul mercato del lavoro relativi al terzo trimestre dell’anno.

Il tasso di disoccupazione è ora al 9,8% (+1,4 punti rispetto al secondo trimestre 2020).

L’Istat ha anche rilevato che a ottobre si è osservato «un lieve recupero congiunturale della produzione industriale, dopo il calo registrato nel mese di settembre«.

«Nella media degli ultimi tre mesi la dinamica congiunturale risulta ampiamente positiva,» ha commentato l’istituto.

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