
«Sono andato a trovare Verdini a Rebibbia. Era nella portineria interna, nella guardiola, che aspettava di entrare. Con lui c’erano i parenti più stretti. Era arrivato lì alle 16.30. E’ rimasto sorpreso nel vedermi e io gli ho detto che volevo capire di persona questa bizzarria, che lo aveva costretto a restare fuori dal carcere in mancanza della notifica del provvedimento restrittivo nei suoi confronti».
Lo ha raccontato il deputato del gruppo Misto, Vittorio Sgarbi, all’Adnkronos.
«Ho trovato Verdini un po’ deluso della sentenza, ma sereno, assolutamente tranquillo. Evidentemente, stando lì da tante ore aveva interiorizzato la situazione… Mi ha detto che era giusto costituirsi. Ho parlato con la polizia penitenziaria, che mi ha spiegato che la mancata trasmissione degli atti può capitare e che per il protocollo anti Covid Verdini andrà in una cella dove resterà solo per evitare di portare un eventuale contagio all’interno del carcere e non per evitare il rischio di contagiarsi», ha aggiunto Sgarbi.
Sgarbi poteva rimanere a fargli compagnia…
Certo che ha fatto presto ad andare a trova un suo compare,basta poco per capire, chi gli ha mandato la loro solidarietà, tutti darle compagnia, che schifo di paese