
«L’ultimo Dpcm abbandona la ristorazione italiana e in particolare condanna a morte la filiera romana. Siamo increduli e sfiduciati. Non siamo noi gli untori, è bene ribadirlo, anche se i provvedimenti recenti e in corso continuano fortemente a penalizzare gli esercenti. Una categoria che produce ricchezza, paga le tasse e soprattutto ha rispettato da marzo a oggi i dispositivi contenuti nei Dpcm e nelle ordinanze della Regione Lazio e del Comune di Roma. Nonostante questo, con grande senso di responsabilità, rimaniamo aperti al dialogo per aiutare il ‘sistema-Italia’ e la nostra Capitale d’Italia».
Lo ha dichiarato in una nota Claudio Pica presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio.
«Pertanto chiediamo un incontro immediato al Governo per capire i 5 miliardi destinati alle categoria colpite quando e come arriveranno. Serve fare presto. 10mila aziende del comparto ristorazione e food chiuderanno e finiranno in mezzo a una strada 100mila lavoratori. Numeri da far tremare i polsi», ha aggiunto Pica.