
«Ormai il tracciamento italiano è fuori controllo, è al collasso».
Lo ha detto Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Virologia e Microbiologia dell’Università-azienda ospedale di Padova, in un’intervista al Messaggero in cui ha lamentato la mancanza di una efficace «linea di difesa» per fronteggiare l’epidemia di coronavirus.
«Per aumentare il sistema di tracciamento bisognava fare investimenti in personale, risorse e competenze, che hanno un impatto non dall’oggi al domani. Queste erano cose che si dovevano fare tre mesi fa. E già era tardi anche allora. È un problema poi logistica, di messa in funzione di un intero sistema. Il personale del contact tracing, per esempio, da aprile ad oggi non è aumentato», ha spiegato l’esperto.
«Se continua così» – ha avvertito Crisanti «bisogna cercare di interrompere l’epidemia», introducendo lo stop, «chiudendo prima gradualmente attività come bar e ristoranti».