
«Non ho problemi ad avallare una guida collegiale, ma questo viene dopo la costruzione di un agenda politica da qui al 2030 che ricostruisca una comunità viene dopo la regola dei due mandati».
Così Alessandro Di Battista parlando ad un incontro con alcuni attivisti 5Stelle di Roma.
«Un programma è fondamentale per dire al cittadino vogliamo fare questo» – ha proseguito Di Battista – «c’è’ una diatriba interna tra chi vorrebbe proseguire a tempo indeterminato una propria carriera politica e chi, invece, combatte contro questo progetto: per questo vengo detestato da alcune persone nel Movimento 5 Stelle, perché sarei un baluardo».
L’ex parlamentare ha sottolineato di non avere «nessun problema a cambiare la figura del capo politico con una guida collegiale anche se so che una parte del Movimento lo fa non per convinzione, ma per timore che io possa fare il capo politico».
Preferisco un referente al capo ed al collegio! Un referente che sia il vertice delle istanze della base e non portavoce di se stessi! Nel gruppo della provincia di Latina la maggior parte degli attivisti ha abbandonato il movimento perché si sente TRADITO dai vertici del movimento, i nomi li sapete! Non siamo disposti a sostenere questo movimento alleato del PD! Per questo ci piacerebbe avere un incontro con Alessandro per verificare l’ultima possibilità di ricreare il movimento nei suoi valori primari! Quello di GIANROBERTO!