
Ieri è partita «la fiscalità di vantaggio al sud, una misura di rilevanza storica che prevede una decontribuzione al 30%. In pratica, le aziende avranno uno “sconto” del 30% sui contributi che versano per tutti quei dipendenti che lavorano in una regione meridionale. Serve per colmare il divario che ancora esiste tra il nord e il sud del Paese, e tra l’Italia e gli altri Paesi europei».
Lo ha fatto sapere il viceministro dell’Economia, Laura Castelli.
«Una misura che renderemo strutturale e che potrebbe essere estesa anche ad altre aree del Paese. La fiscalità di vantaggio per il lavoro, tra l’altro, oltre ad avere un effetto diretto sul rilancio della domanda di lavoro e di incremento della competitività del Mezzogiorno, consente di contrastare il lavoro nero, favorendo l’emersione e intercettare il fenomeno del back-reshoring, per riportare in Italia quelle imprese che avevano delocalizzato all’estero», ha spiegato Castelli.