Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da “Ascolta la Notizia”.

Facciamo il punto sulla pandemia di Covid-19.

Questa settimana il numero di contagi di coronavirus registrati nel mondo hanno superato quota 32 milioni. Sono i dati del conteggio della Johns Hopkins University di Washington sui casi individuati in tutto il mondo, aggiornato a venerdì 25 settembre 2020. Il numero di decessi ha superato quota 983mila, di cui 202mila negli Stati Uniti, che sono sempre il Paese più colpito con quasi 7 milioni di contagi. Seguono India, Brasile e Russia.

Il virus preoccupa nuovamente l’Europa: la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, ha sottolineato che «alcuni paesi stanno segnalando più casi ora di quanti ne abbiano registrati a marzo» e ha quindi invitati gli Stati dell’Ue tutti a tenersi pronti a nuove misure di restrizione «al primissimo segnale di potenziali nuovi focolai».

La Spagna è diventato il primo Paese in Europa a superare i 700mila contagi. Seguono la Francia con circa 520mila casi e la Gran Bretagna con circa 410mila.

Passiamo alla politica.

Con la vittoria del sì al referendum sulla riduzione dei parlamentari, dalla prossima legislatura cambieranno la Camera dei Deputati e il Senato. I deputati passeranno dagli attuali 630 a 400. I senatori da 315 a 200.

La riforma prevede inoltre che il numero massimo di senatori a vita non può essere superiore a 5.

Dopo la diffusione delle prime proiezioni, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha dichiarato che «quello raggiunto oggi è un risultato storico. È la politica che dà un segnale ai cittadini». E ha sottolineato che «senza il M5S tutto questo non sarebbe mai successo».

Il 20 e il 21 settembre si sono anche tenute le elezioni in sette Regioni. Il Pd ha vinto la sfida con la Lega in Toscana e Puglia, dove i sondaggi avevano previsto un testa a testa con il centrodestra. Il candidato di Fratelli d’Italia Acquaroli ha vinto la sfida con i dem nelle Marche. Luca Zaia, Giovanni Toti e Vincenzo De Luca sono stati riconfermati presidenti di Veneto, Liguria e Campania. Alle elezioni regionali in Valle d’Aosta la Lega si è affermata come primo partito.

Chiudiamo con il caso che sta scuotendo la Chiesa.

Il cardinale Angelo Becciu si è dimesso e ha rinunciato al cardinalato.

«Giovedì 24 settembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu», si legge in una nota diffusa dal Vaticano.

Secondo l’Espresso, tra i motivi dell’esclusione di Becciu da parte di Papa Francesco sarebbe dovuto all’utilizzo dei soldi dell’Obolo di San Pietro. 

Il settimanale scrive che Becciu, da sostituto della segreteria di stato, «avrebbe chiesto e ottenuto per ben due volte dalla Conferenza Episcopale Italiane e una volta dall’Obolo di San Pietro un finanziamento a fondo perduto in favore della cooperativa Spes, braccio operativo della Caritas di Ozieri, provincia di Sassari, di cui titolare e rappresentante legale è il fratello Tonino».

Il Vescovo di Ozieri e presidente della Caritas diocesana, Corrado Melis, in una lettera a Becciu ha sottolineato che «nessun atto di favore, tanto meno indebito o non legittimo, risulta ed è mai risultata beneficiaria la Caritas diocesana di Ozieri».

Il vescovo Melis, conclude la lettera, «assicura, infine, a Sua Eminenza Reverendissima e alle Autorità vaticane procedenti, la propria immediata disponibilità a documentare e attestare quanto sopra dichiarato».

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