
L’autunno sarà «migliore di quel che molti pensano, a patto di usare il buon senso, mascherine, distanziamento, e rimettere nel cassetto ansia e isteria».
È questa la previsione di Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.
«Uno studio appena pubblicato su Lancet e firmato da Gianfranco Alicandro e Carlo Lavecchia, dell’Istituto nazionale di Statistica e dell’Università di Milano, che rileva come nella prima quindicina di maggio del 2020, nella seconda e in tutto giugno, non ci sia stato eccesso di mortalità rispetto all’anno precedente», ha spiegato Remuzzi, sottolineando che «la fase epidemica in Italia è sostanzialmente finita».
«Il che non vuol dire che non ce ne sarà un’altra, ma che è improprio parlare di seconda ondata. «Ormai siamo entrati nella fase della sorveglianza, che comprende la ricerca accurata dei contatti di persone positive al tampone», ha aggiunto il farmacologo.